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STATI UNITI / RUSSIAFlynn si dichiara colpevole

01.12.17 - 17:30
L'ex consigliere alla sicurezza nazionale di Donald Trump si è dichiarato colpevole di false dichiarazioni all'Fbi sui suoi contatti con l'ambasciatore russo
Keystone
Flynn si dichiara colpevole
L'ex consigliere alla sicurezza nazionale di Donald Trump si è dichiarato colpevole di false dichiarazioni all'Fbi sui suoi contatti con l'ambasciatore russo

NEW YORK - Michael Flynn, l'ex consigliere alla sicurezza nazionale di Donald Trump, si dichiara colpevole di false dichiarazioni all'Fbi sui suoi contatti con l'ambasciatore russo. Lo ha detto lo stesso Flynn apparendo in tribunale.

Fino a 5 anni - Michael Flynn, l'ex consigliere alla sicurezza di Donald Trump, rischia fino a un massimo di 5 anni di carcere e una sanzione da 250.000 dollari per aver mentito all'Fbi sui suoi contati con la Russia. Flynn si è dichiarato colpevole di false dichiarazioni all'Fbi nell'ambito delle indagini sul Russiagate.

«Accetto la piena responsabilità delle mie azioni» - «Le mie azioni sono state sbagliate. La mia dichiarazione di colpevolezza e la volontà di cooperare con il procuratore speciale riflettono la decisione che ho preso nel miglior interesse della mia famiglia e del mio paese. Accetto la piena responsabilità delle mie azioni». Lo afferma Michael Flynn, l'ex consigliere alla sicurezza nazionale di Donald Trump che si è dichiarato colpevole di dichiarazioni false all'Fbi nell'ambito delle indagini sul Russiagate.

Il caso rigarda solo Flynn - Nei capi di accusa e nella dichiarazione di colpevolezza di Flynn non c'è nulla che coinvolga altre persone. Il caso riguarda solo lui: questo il commento a caldo della Casa Bianca sulla svolta del Russiagate legata all'incriminazione dell'ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn.

La Casa Bianca getta dunque acqua sul fuoco e sottolinea come Flynn sia stato consigliere per la sicurezza nazionale per 25 giorni durante l'amministrazione Trump e sia stato poi licenziato proprio a causa delle sue false dichiarazioni sugli incontri con l'ambasciatore russo. Ricorda inoltre come Flynn in passato sia stato un funzionario anche dell'amministrazione Obama.

«La conclusione di questa fase del lavoro del procuratore speciale - aggiunge la Casa Bianca - dimostra ancora una volta come questi si stia muovendo rapidamente per una veloce e ragionevole conclusione» delle indagini sul Russiagate.

TUTTE LE TAPPE DEL RUSSIAGATE:

Russiagate affonda la sue radici nell'ultima campagna elettorale americana, quando l'Fbi nel massimo della riservatezza aprì (parallelamente all'inchiesta sulle mail di Hillary Clinton) un'indagine sulle possibili interferenze di Mosca, volte a influenzare il voto delle presidenziali e a favorire il candidato Donald Trump. Ad indagare è anche il Congresso. Ecco le principali tappe della vicenda.

* MARZO 2016, IL CASO PODESTA - Parte il primo attacco in piena sfida per le primarie. Ad essere colpito il responsabile della campagna Clinton, che riceve una falsa mail con cui gli hacker riescono ad accedere ai contenuti della casella postale.

* GIUGNO 2016, ATTACCO AI DEM - Arriva un'offensiva ben più vasta contro la rete informatica del partito democratico. Tempo dopo WikiLeaks pubblica 20 mila e-mail che testimoniano un boicottaggio ai danni di Bernie Sanders, creando imbarazzo alla ex first lady.

* LUGLIO 2016, I SOSPETTI SU MOSCA - Gli 007 per la prima volta ammettono di avere la quasi certezza che dietro a tutto ci sia il governo russo. Intanto gli hacker sferrano un nuovo attacco alla campagna della Clinton.

* DICEMBRE 2016, L'ATTO DI ACCUSA - Trump è ormai presidente. E per l'intelligence Usa non ci sono più dubbi: il Cremlino ha tentato di interferire per danneggiare Clinton e favorire Trump. Lo stesso Barack Obama parla di prove che portano direttamente a Vladimir Putin.

* FEBBRAIO 2017, I CASI FLYNN E SESSIONS - L'ex generale Michael Flynn scelto da Trump come consigliere per la sicurezza nazionale viene silurato per aver celato al vice presidente Mike Pence i contenuti del suo incontro con l'ambasciatore russo Sergei Kislyak. Anche il ministro della Giustizia Jeff Sessions viene coinvolto ed è costretto a tirarsi indietro dalla gestione dell'inchiesta. Nel mirino anche il genero del tycoon, Jared Kushner, per aver incontrato Kislyak, con lo scopo di creare un canale segreto con Mosca, e il capo della banca russa Veb sotto sanzioni Usa.

* MAGGIO 2017, VIA COMEY - Con una mossa clamorosa, Trump licenzia il capo dell'Fbi che indaga sul Russiagate. Sarà lo stesso Comey davanti al Congresso a parlare di pressioni subite dal presidente per insabbiare l'inchiesta. Intanto viene nominato dal dipartimento di Giustizia un procuratore speciale, Robert Mueller, per coordinare le indagini.

* GIUGNO 2017, TRUMP INDAGATO - È il Washington Post a svelare che il procuratore speciale sta indagando sul presidente in persona, sospettato di aver ostacolato la giustizia nelle indagini sul Russiagate. Il suo avvocato nega.

* LUGLIO 2017, BUFERA SU TRUMP JR - Spunta l'incontro tra Donald Trump jr e un'avvocatessa russa che gli aveva promesso materiale compromettente su Hillary Clinton. Perquisita l'abitazione dell'ex manager della campagna elettorale di Trump, Paul Manafort.

* OTTOBRE 2017, LE PRIME INCRIMINAZIONI - Manafort si costituisce insieme al suo ex socio Rick Gates. Qualche ora dopo l'ex collaboratore della campagna di Trump, George Papadopolous, si dichiara colpevole per aver reso false dichiarazioni all'Fbi.

* 1 DICEMBRE 2017, FLYNN SI DICHIARA COLPEVOLE - Ammette di aver mentito all'Fbi sui suoi incontri con l'ambasciatore russo e si dice pronto a testimoniare contro Trump.
 
 


 
 

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