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ITALIAFa arrestare il figlio latitante: «Odiami, io continuerò ad amarti»

22.11.17 - 06:00
La donna ha spiegato perché lo ha fatto in una lettera aperta: ha voluto evitare «un drammatico finale»
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Fa arrestare il figlio latitante: «Odiami, io continuerò ad amarti»
La donna ha spiegato perché lo ha fatto in una lettera aperta: ha voluto evitare «un drammatico finale»

BARI - Una donna di 47 anni della provincia di Bari ha fatto in modo che i carabinieri arrestassero il figlio 24enne, latitante da tre mesi dopo essere evaso dagli arresti domiciliari. Il giovane è stato bloccato dai militari mentre accompagnava in ospedale la compagna lo scorso 31 ottobre.

La donna ha spiegato le sue ragioni in una lettera aperta che è stata pubblicata sul media locale pugliese Coratolive.it ma che ha fatto il giro dei giornali italiani. Eccone alcuni stralci: «Carissimo figlio mio, l’altra mattina ho fatto qualcosa che una madre non vorrebbe e non dovrebbe mai fare: ho tradito la cieca fiducia che tu da 24 anni riponevi in me, consegnandoti nelle mani di qualcuno che di te non sa nulla, se non il tuo nome le tue "bravate". È stato un gesto necessario ed inevitabile. Le notizie frammentarie e confuse che mi giungevano durante la tua assurda latitanza mi trafiggevano il cuore e, purtroppo, non avevo modo di poterti raggiungere, aiutarti a ragionare e a trasmetterti il malessere che sta vivendo».

«Il susseguirsi dei controlli durante il giorno, durante la notte a casa nostra, a casa di amici e conoscenti, non facevano altro che accentuare l’angoscia di saperti in pericolo, braccato da ogni forza di polizia in ogni luogo. Spesso leggevo negli occhi di qualcuno di loro la rabbia e l’accanimento nei tuoi confronti, il loro desiderio morboso di volerti prendere quasi come per aggiudicarsi un "trofeo" da collezionare. Quando se ne andavano, temevo che, se ti avessero trovato, anche un solo tuo innocente movimento, una innocua mossa falsa che avresti potuto commettere, avrebbe potuto scatenare una loro reazione tragica e sproporzionata, decretando un drammatico finale».

 

«Odiami ragazzo mio, odiami finché vorrai... Io, al contrario, continuerò ad amarti con la stessa intensità di sempre e anche di più. Un giorno ammetterai che, in cuor tuo, era ciò che volevi anche tu: porre fine a questo supplizio. Forse mi vorrai incontrare e io avrò la conferma di essere una madre "fortunata" perché potrò ancora vederti, abbracciarti e parlarti... Tua madre».

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