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La sentenza nei confronti della celebrità Allan Simmons è arrivata lunedì dopo una lunga indagine interna, l'Associazione dei giocatori: «Nessuno è al di sopra del gioco»
LONDRA - Ha infilato la mano nel sacchetto per prendere delle nuove tessere, il problema è che - strette nel pugno - ne aveva delle altre, precedentemente estratte. Un gesto, quello del campione scozzese Allan Simmons, che ha scuscitato un'estremo scalpore in una mondo come quello dello Scarabeo (o Scrabble), allo stesso tempo estremamente competitivo e ligio alle regole.
Simmons - personalità indiscussa, autore di libri sullo Scarabeo e corrispondente per il Times - aveva compiuto l'empietà più volte nel 2016 generando disappunto estremo e sconforto in tutta la comunità dei giocatori. Per risolvere l'assai delicata situazione l'Associazione britannica dei giocatori di Scrabble (Absp) aveva deciso di avviare un'indagine indipendente.
«La conclusione di questo processo ha portato alla naturale conclusione che Simmons aveva barato», ha spiegato il portavoce Elie Dangoor al Guardian, «Siamo molto delusi dal suo comportamento, è stata una personalità importante per lo sviluppo nazionale della scena legata a Scrabble ma bisognava agire. Nessuno è più importante del gioco stesso».
Dal canto suo l'imputato (bandito per 3 anni dalle competizioni) aveva sempre negato le accuse affermando: «Quando pesco le tessere con le lettere sono tanto sfortunato quanto gli altri», ma - proprio sulle pagine del Times - era stato comprensivo nei confronti delle indagini: «Le partite di alto livello sono sempre decisamente intense e sono vissute in maniera molto competitiva, è normale che la gente si aspetti che le regole siano seguite in maniera quasi religiosa. Appoggio le indagini, è giusto che nessuno sia al di sopra di ogni sospetto».
Dopo la sentenza dell'Associazione, Simmons si è reso irreperibile. Il Times, inoltre, ha deciso di interrompere la collaborazione con lui.
