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COREA DEL NORDTrump sfoggia i muscoli nel Mar del Giappone

11.11.17 - 20:50
Schierate le tre portaerei a propulsione nucleare per le annunciate maxi esercitazioni con Seul. Immediata la risposta di Pyongyang che ha dato del «guerrafondaio» al presidente americano
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Trump sfoggia i muscoli nel Mar del Giappone
Schierate le tre portaerei a propulsione nucleare per le annunciate maxi esercitazioni con Seul. Immediata la risposta di Pyongyang che ha dato del «guerrafondaio» al presidente americano

SEUL - Annunciate da Donald Trump, le tre portaerei a propulsione nucleare Uss Reagan, Uss Roosevelt e Uss Nimitz hanno iniziato le maxi esercitazioni con la Corea del Sud nel mar del Giappone, ultima prova di forza verso Pyongyang. Per tutta risposta, la Corea del Nord ha dato del «guerrafondaio» al presidente americano impegnato in un viaggio in Asia solo «per affari».

Trump, nell'intervento di mercoledì davanti al parlamento di Seul, oltre al pesante monito alla Corea del Nord («Non ci sottovalutate e non metteteci alla prova»), ha affermato che «attualmente nelle vicinanze di questa penisola ci sono le tre più grandi portaerei al mondo armate al massimo coi magnifici super jet F-35 e F-18».

Quando lunedì le unità saranno vicinissime tra loro, il capo della Casa Bianca sarà ancora nell'area, nelle Filippine.

Le portaerei e i relativi gruppi d'attacco, fatti soprattutto da 11 cacciatorpediniere con standard antimissile Aegis, più 7 unità navali di Seul (di cui due Aegis), opereranno «in modalità coordinata fino a martedì». La moltitudine di mezzi militari e uomini schierati ha lo scopo di rafforzare le capacità operative congiunte e «la forte reattività a difendersi con una forza dominante contro qualsiasi provocazione messa in essere da Pyongyang in caso di crisi», hanno spiegato i militari di Seul.

Oltre agli squilibri commerciali, l'inquilino della Casa Bianca nel suo tour in Asia ha puntato molto sulla minaccia nucleare e balistica di Pyongyang. Venerdì al vertice dell'Associazione dei Paesi dell'Asia/Pacifico (Apec) in Vietnam, ha detto che il futuro della regione «non deve essere tenuto in ostaggio dalle contorte fantasie di conquista e di minaccia nucleare di un dittatore».

Pyongyang, dopo il silenzio degli ultimi giorni, ha reagito: nel suo intervento al parlamento di Seul sono risuonate le parole «insensate di un rimbambito senile (ancora la parola "dotard", ndr) come Trump che non potranno mai spaventarci e concludere la nostra avanzata», ha riportato l'agenzia Kcna. In Asia Trump vuole «arricchire i monopoli dell'industria Usa della Difesa» con coloro che sono definiti «alleati subordinati». La visita «nella regione che ci circonda è la visita di un guerrafondaio finalizzata allo scontro per liberare la Corea del Nord dalla deterrenza nucleare», ha concluso la Kcna, usando toni meno bellicosi del solito.

A margine dell'Apec, intanto, la Cina ha «incoraggiato» Seul a «riprendere il dialogo» e a «impegnarsi nuovamente» per la riconciliazione e la denuclearizzazione coreana: il presidente Xi Jinping ha incontrato l'omologo Moon Jae-in. Entrambi hanno concordato sulla necessità di una soluzione pacifica.

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COMMENTI
 

tip75 6 anni fa su tio
non fate altro che giocare a scemo più scemo sulla pelle delle persone

tip75 6 anni fa su tio
ma smettetela di misurarvi il pisello e il borsello che state rovinando il mondo!!l america non ha problemi interni da risolvere ?invece di pensare agli altri? il resto d europa dovrebbe occuparsi ognuno del proprio paese e basta. tutti guerrafondai non si salva nessuno loro e i loro soldi,avidi e ignoranti,vergogna
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