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COREA DEL NORDAlta tensione nel Mar del Giappone

11.11.17 - 09:20
Le manovre degli USA sono state duramente criticate da Pyongyang nei giorni scorsi, ritenute essere le prove generali di un attacco nucleare ai suoi danni
Keystone
Alta tensione nel Mar del Giappone
Le manovre degli USA sono state duramente criticate da Pyongyang nei giorni scorsi, ritenute essere le prove generali di un attacco nucleare ai suoi danni

 

PECHINO - Tre portaerei Usa a propulsione nucleare e relativi gruppi d'attacco, 11 cacciatorpediniere con tecnologie antimissile Aegis, 7 unità navali sudcoreane, incluse due con standard Aegis, hanno dato oggi il via alle manovre nel Mar del Giappone.

La prova di forza contro la Corea del Nord, nel mezzo della visita del presidente Usa Donald Trump in Asia, mira anche a neutralizzare la minaccia nucleare di Pyongyang. La Uss Reagan, la Uss Roosevelt e la Uss Nimitz si ritroveranno in zona intorno a lunedì, secondo il Comando di Stato maggiore di Seul.

Le manovre sono state duramente criticate da Pyongyang nei giorni scorsi, ritenute essere le prove generali di un attacco nucleare ai suoi danni verso il quale ha minacciato a sua volta «un attacco atomico preventivo».

La moltitudine di mezzi militari e uomini messi in campo ha lo scopo di rafforzare le capacità operative congiunte e «la forte reattività a difendersi con una forza dominante contro qualsiasi provocazione messa in essere da Pyongyang in caso di crisi», hanno spiegato i militari di Seul in una nota.

La riunione di tre portaerei in un'unica zona operativa, come quella del Pacifico occidentale che fa capo alla Settima Flotta, non è nuova per la Marina americana: l'ultima risale al 2007 e si tenne a Guam, l'isola americana nel mar delle Filippine finita nel mirino di Pyongyang per un possibile attacco dimostrativo «di quattro missili balistici», come annunciato dal Nord ad agosto.

Le tre portaerei, inoltre, avranno dopo il ciclo di manovre con la Corea del Sud, un altro con il Giappone che mobiliterà tre cacciatorpediniere.

Il tour asiatico di Trump, oltre al tema del commercio, ha avuto il suo focus primario sulla minaccia nucleare e balistica di Pyongyang. Appena ieri, parlando al summit della Cooperazione economica di Asia-Pacifico (Apec) di Da Nang, nel Vietnam, il tycoon ha detto che il futuro della regione «non deve essere tenuto in ostaggio dalle contorte fantasie di conquista violenta e di minaccia nucleare di un dittatore». Mercoledì, parlando al parlamento di Seul, Trump ha lanciato un altro perentorio messaggio: «Non ci sottovalutate e non metteteci alla prova».

«Guerrafondaio» - Il presidente Usa Donald Trump è un «guerrafondaio» e il suo viaggio in Asia è solo «per affari».

Washington "demonizza" Pyongyang solo per dare fuoco alle tensioni internazionali, si legge in un dispaccio della Kcna che è la prima risposta del Nord ai ripetuti attacchi fatti dal tycoon tra Giappone, Corea del Sud, Cina e Vietnam.

 

Nel mirino finisce pure il pesante discorso di Trump al parlamento di Seul: parole «insensate di un rimbambito senile (ancora la parola 'dotard', ndr) come Trump non potranno mai spaventarci e mettere fine alla nostra avanzata». Andranno avanti gli sforzi per creare «sviluppo economico e potenza nucleare» ancora più rafforzati.

Il primo tour asiatico di Trump vuole «arricchire i monopoli dell'industria Usa della Difesa» attraverso coloro che sono definiti «alleati subordinati». La visita «nella regione che ci circonda è la visita di un guerrafondaio finalizzata allo scontro per liberare la Corea del Nord dal suo potere di deterrenza nucleare», scrive ancora la Kcna, secondo cui la "demonizzazione" punta solo a «mantenere alta la rivalità tra la Corea del Nord e la comunità internazionale».

Il possesso del nucleare «è una scelta legittima e inevitabile per difendere la nostra sovranità e dignità nazionali e il diritto della nostra gente all'esistenza e allo sviluppo contro le crescenti minacce e i ricatti degli Usa e delle relative mosse ostili contro la Corea del Nord».

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