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SPAGNAPuigdemont presto incriminato? Trattative sulla proclamazione della Repubblica

18.10.17 - 12:25
Il procuratore generale dello stato spagnolo José Manuel Maza sarebbe pronto ad accusare il presidente catalano di sedizione e ribellione. Romeva: «Non arretreremo, noi sempre pronti a dialogo»
Keystone / AP
Puigdemont presto incriminato? Trattative sulla proclamazione della Repubblica
Il procuratore generale dello stato spagnolo José Manuel Maza sarebbe pronto ad accusare il presidente catalano di sedizione e ribellione. Romeva: «Non arretreremo, noi sempre pronti a dialogo»

BARCELLONA - Il procuratore generale dello stato spagnolo José Manuel Maza si prepara ad incriminare il presidente catalano Carles Puigdemont per sedizione e ribellione se nei prossimi giorni sarà proclamata la 'Repubblica di Catalogna': lo scrive il quotidiano catalano Ara.

Secondo il giornale di Barcellona «Maza vuole essere colui che ha messo in prigione anche Puigdemont», dopo l'arresto lunedì per presunta 'sedizione' dei dirigenti indipendentisti Jordi Sanchez e Jordi Cuixart.

Il vicepresidente catalano Oriol Junqueras ha denunciato la procedura che ha portato all'arresto a Madrid dei "due Jordi" che ha definito «prigionieri politici» della Spagna.

Per Junqueras «un tribunale incompetente, lo dice la legge spagnola, giudica due persone innocenti per un reato inesistente».

Romeva: «Non arretreremo, noi sempre pronti a dialogo» - «I cittadini catalani vogliono una Repubblica di Catalogna indipendente e noi vogliamo parlare di quello che oltre due milioni di persone chiedono: non arretreremo assolutamente, non abbiamo alternative». Lo ha detto il ministro degli Esteri della Catalogna Raul Romeva durante una conferenza stampa a Bruxelles.

«Due milioni di persone chiedono di essere ascoltate», ha ribadito il ministro catalano, «noi siamo pronti, ma il problema è che dall'altra parte c'è qualcuno che resta sordo e cieco» alle richieste di dialogo.

Negoziare per raggiungere l'indipendenza è l'unica proposta attualmente sul tavolo: «Ce ne sono altre avanzate dal governo spagnolo? - si chiede Romeva -. Per ora noi abbiamo visto solo minacce, violenza e violazione dei diritti umani."È tempo di capire che siamo in una situazione che richiede un dialogo politico», ha sottolineato il ministro catalano, un dialogo che la Catalogna ha chiesto in modo «pacifico ma determinato e che la Spagna ha rifiutato, pensiamo quindi che le aspirazioni catalane debbano essere discusse nel quadro europeo».

«Se c'è la possibilità che io venga rimosso o messo in carcere? Sì, può succedere. Ma mi chiedo: è normale che qualcosa del genere possa accadere oggi in Europa?». Così il ministro ha infine risposto alle domande dei giornalisti sull'eventualità di provvedimenti da parte di Madrid nei suoi confronti e nei confronti dei leader del governo catalano nel caso in cui l'autonomia venisse sospesa con l'imposizione dell'articolo 155 della Costituzione.

Romeva: «In futuro nell'Ue c'è spazio anche per noi» - «L'Europa è un progetto pragmatico che si adatta alla realtà e ai suoi cambiamenti»: l'indipendenza catalana «non è la fine del mondo, è una soluzione a un problema reale». Lo ha detto il 'ministro degli Esteri' catalano, Raul Romeva, rispondendo ai giornalisti a Bruxelles che gli chiedevano se vedesse possibile un futuro dentro all'Ue per la Catalogna.

«Basta guardare la storia - ha evidenziato Romeva -. Perché non si può immaginare una situazione complessa e completamente diversa da qui ai prossimi cinque o dieci anni? L'Europa è sempre in evoluzione, oggi ci sono Stati che solo fino a pochi anni fa non ne facevano parte. Se c'è la volontà politica non è scritto da nessuna parte che il nostro percorso non sia possibile».

Il ministro degli Esteri catalano ha inoltre riferito che la questione catalana sarà sullodata del Consiglio europeo di domani e venerdì a Bruxelles, seppur non ufficialmente.

Trattative sulla proclamazione della Repubblica - Trattative sono in corso fra le componenti del fronte indipendentista per una possibile proclamazione della 'Repubblica catalana' se allo scadere dell'ultimatum di domani alle 10 Madrid applicherà l'art. 155 della costituzione ha indicato la capogruppo della sinistra della Cup Mireia Boya.

La proclamazione, ha precisato, potrebbe intervenire "nei prossimi giorni".


 
 

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