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Storie molto diverse, accomunate dalla passione per la musica country e da un tragico destino
LAS VEGAS - Storie molto diverse, accomunate da un identico tragico destino: gli spari piovuti dall'alto che hanno spezzato le loro vite. Le vittime della strage di Las Vegas avevano vissuti differenti e un punto in comune: la passione per la musica country. Il New York Times ha raccolto le storie di alcune delle persone identificate
Adrian Murfitt - 35 anni, per tutta l'estate aveva lavorato come pescatore di salmoni in Alaska. Un impegno gravoso, da 16 ore al giorno, al termine del quale si era concesso una vacanza con due amici d'infanzia. Aveva quindi acquistato due biglietti per il Route 91 Harvest, ha spiegato la sorella, esattamente come aveva fatto l'anno scorso. «Si era divertito molto la volta precedente, e voleva concedersi un regalo dopo la redditizia stagione di pesca». Uno degli amici che era con lui ha raccontato che Adrian è stato colpito al collo da uno dei proiettili. I sanitari giunti sul posto hanno disperatamente tentato di rianimarlo: «È morto tra le mie braccia. Non so davvero cos'altro dire in questo momento. Sono realmente dispiaciuto».
Sonny Melton - 29 anni, era al concerto insieme alla moglie Heather. Dopo aver sentito i primi spari hanno cercato di scappare, ma lui è stato colpito alla schiena. «Voglio che tutti sappiano quanto fosse gentile e amorevole, ma in questo momento riesco a malapena a respirare» ha dichiarato la donna. I due si erano sposati un anno fa, e lui aveva lavorato per gran parte dello scorso anno in un ospedale del Tennessee.
Sandy Casey - 35 anni, lavorava come insegnante presso un distretto scolastico della California meridionale. Era andata a sentire gli artisti country insieme ad amici e colleghi. «Era una persona che illumina qualsiasi luogo in cui si trova» ha dichiarato il suo superiore. Il suo fidanzato era insieme a lei a Las Vegas ed è sopravvissuto alla sparatoria.
