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SPAGNACatalogna, «Ci difenderemo con il referendum». 10 milioni di schede sotto sequestro

20.09.17 - 13:33
Lo ha detto il presidente Carles Puigdemont dopo il blitz della Guardia Civil contro il governo di Barcellona. «Sospeso di fatto l'autogoverno della Catalogna»
Keystone / EPA
Lo ha detto il presidente Carles Puigdemont dopo il blitz della Guardia Civil contro il governo di Barcellona. «Sospeso di fatto l'autogoverno della Catalogna»

BARCELLONA - «Manteniamo la convocazione del referendum del primo ottobre per difendere la democrazia di fronte ad un regime repressivo e intimidatorio» ha detto il presidente catalano Carles Puigdemont dopo il blitz della Guardia Civil contro il governo di Barcellona.

«Ci difenderemo con le sole armi che abbiamo, la risposta pacifica e democratica dei cittadini» ha aggiunto, denunciando «una aggressione senza possibilità di difesa legale e violentando la carta fondamentale delle Nazioni Unite».

Puigdemont ha denunciato «l'atteggiamento totalitario» del governo spagnolo dopo il blitz di questa mattina contro il governo di Barcellona. «Il governo spagnolo ha superato la linea rossa» ha accusato il presidente catalano.

Puigdemont ha accusato il governo di Madrid di avere «sospeso di fatto, illegittimamente, l'autogoverno della Catalogna, instaurando uno stato di eccezione: la libertà è sospesa». «È una situazione inaccettabile in democrazia» e «una operazione coordinata per impedire che i catalani possano esprimersi in pace e libertà il 1 ottobre».

17:34
17:00

Il Cup ha sparpagliato il materiale di voto - Su Twitter il partito antisistema Cup ha reso noto di avere tolto dalla sede e «distribuito in tutto il paese» il materiale elettorale per il referendum del primo ottobre, dichiarato "illegale" da Madrid.

16:37
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Anche il Barcellona condanna - Il Barcellona «condanna» il blitz della Guardia Civil nelle sedi del governo catalano, che ha portato all'arresto di 14 persone, e ribadisce il proprio appoggio alla causa del referendum per l'indipendenza della Catalogna in programma il 1° ottobre.

La presa di posizione del club blaugrana è affidata a un comunicato ufficiale: «Di fronte agli eventi degli ultimi giorni, e in particolare oggi, in relazione alla situazione politica in Catalogna, il Barcellona, fedele al suo impegno storico per la difesa del Paese, della democrazia, della libertà di espressione e dell'autodeterminazione, condanna qualsiasi azione che possa impedire l'esercizio pieno di questi diritti», si legge nella nota.

 

«A tal proposito, il Barcellona manifesta pubblicamente il suo sostegno a tutte le persone, entità e istituzioni che lavorano per garantire questi diritti. Nel massimo rispetto del suo vasto assetto, il Barcellona continuerà a sostenere la volontà della maggioranza del popolo della Catalogna, sempre espressa in modo civico, pacifico ed esemplare».

16:09
15:39
15:28

10 milioni di schede sotto sequestro - Il ministero degli interni spagnolo ha reso noto che la Guardia Civil ha sequestrato oggi 10 milioni di schede per il voto al referendum catalano del 1 ottobre durante una perquisizione in un magazzino a Bigues i Riells, vicino a Barcellona.

 

Gli agenti hanno sequestrato nell'operazione anche altro materiale elettorale per il referendum di autodeterminazione.

15:26
Keystone / EPA
15:00

Rajoy vede i leader di Psoe e Ciudadanos - Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha visto oggi a Palazzo della Moncloa i leader dei due grandi partiti di opposizione, il socialista Pedro Sanchez e Albert Rivera di Ciudadanos (Cs), che appoggiano il governo nella sua strategia contro il referendum di indipendenza catalano.

 

I loro tre partiti, Pp, Psoe e Cs, formano l'asse 'unionista'. Podemos è il solo grande partito spagnolo favorevole al 'diritto di decidere' dei catalani.

14:47

Rete mobilitata - Le organizzazioni a favore dell'indipendenza in Catalogna si sono mobilitate contro la decisione del governo centrale di Madrid, che considerano liberticida. La popolazione è invitata a reagire e a manifestare.

14:47
14:45

Tafferugli tra manifestanti e Guardia Civil - Ci sono stati momenti di tensione e brevi tafferugli fra manifestanti indipendentisti e Guardia Civil spagnola davanti ad una sede del governo catalano mentre gli agenti scortavano uno dei dirigenti dell'amministrazione arrestati nel blitz di questa mattina. Non risulta ci siano stati feriti o persone arrestate. I manifestanti hanno cercato di bloccare il passaggio del convoglio.

14:38
14:37

Rajoy: «Lo Stato deve reagire» - Davanti alla sfida dell'indipendenza catalana, che «non rispetta la legge», «logicamente lo stato deve reagire» ha detto il premier spagnolo Mariano Rajoy dopo il blitz della Guardia Civil a Barcellona. Nessuno stato al mondo può accettare quanto stanno facendo: erano avvertiti, ha aggiunto, «sapevano che il referendum non si può fare perché contrario alla sovranità nazionale e al diritto di tutti gli spagnoli di decidere cosa vogliono per il loro paese».

14:27
14:23

Agenti davanti alla sede di Cup - Agenti della polizia nazionale spagnola si trovano davanti alla sede del partito indipendentista di sinistra Cup a Barcellona, riferisce El Periodico online. La Cup ha precisato che per il momento la polizia rimane all'esterno.

14:14
14:06
Keystone / AP
14:05

Manifestazioni anche a Bruxelles - Sostenitori del governo catalano si sono radunati all'esterno dei palazzi del potere europei a Bruxelles.

14:04
13:59

La Commissione europea non commenta - La Commissione europea non rilascia commenti sugli arresti di esponenti del governo catalano, in vista del referendum sull'indipendenza del primo ottobre, illegale per Madrid.

 

Ad una domanda sugli ultimi sviluppi, il vicepresidente dell'esecutivo comunitario Valdis Dombrovskis ha dichiarato: «Il presidente Jean-Claude Juncker e il vicepresidente Frans Timmermans hanno già parlato della questione. In questa fase non abbiamo niente da aggiungere».

13:57

Polizia, annullati permessi e ferie - Il ministero degli interni di Madrid ha annullato permessi e ferie degli agenti della polizia nazionale e della Guardia Civil assegnati alla crisi in Catalogna.

 

La misura è prevista per il periodo dal 20 settembre al 5 ottobre, ma può essere prorogata. Il referendum di indipendenza catalano, dichiarato illegale da Madrid, è previsto per il 1 ottobre.

13:33
Keystone / EPA