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UNIONE EUROPEAMigranti: Ue respinge i ricorsi di Slovacchia e Ungheria

06.09.17 - 10:23
Migranti: Ue respinge i ricorsi di Slovacchia e Ungheria

BRUXELLES - La Corte di giustizia Ue respinge i ricorsi di Slovacchia e Ungheria contro il piano di ripartizione obbligatoria dei richiedenti asilo da Italia e Grecia.

Nella sentenza i giudici spiegano che «il meccanismo contribuisce effettivamente e in modo proporzionato a far sì che la Grecia e l'Italia possano far fronte alle conseguenze della crisi migratoria del 2015».

Slovacchia e Ungheria, che nel 2015, in Consiglio avevano votato contro la misura temporanea (come Rep. Ceca e Romania) avevano chiesto alla Corte di giustizia di annullarla, sia per motivi intesi a dimostrare che la sua adozione era viziata da errori di ordine procedurale o legati alla scelta di una base giuridica inappropriata, sia perché non idonea a rispondere alla crisi migratoria, né necessaria a tal fine.

Nel procedimento davanti alla Corte, la Polonia è intervenuta a sostegno della Slovacchia e dell'Ungheria, mentre Belgio, Germania, Grecia, Francia, Italia, Lussemburgo, Svezia e la Commissione europea sono intervenuti a favore del Consiglio Ue. Con la sua odierna sentenza, quimdi, la Corte ha respinto integralmente i ricorsi proposti da Slovacchia e Ungheria.

«Solidarietà non è a senso unico» - «La solidarietà non è a senso unico. Ora bisogna andare avanti con i ricollocamenti e con le procedure d'infrazione» avviate, anche in seguito alle pressioni dell'Europarlamento,"contro chi non rispetta la decisione della Commissione. Così il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha accolto la sentenza con cui la Corte Ue ha respinto i ricorsi presentati da Slovacchia e Ungheria. «Siamo soddisfatti. Non avevamo mai avuto dubbi» sulla legittimità della decisione presa a Bruxelles.

Confermati i ricollocamenti - «La Corte di giustizia Ue ha confermato anche la validità dello schema dei ricollocamenti. E' tempo di lavorare nell'unità e attuare in pieno la solidarietà», Così il commissario Ue Dimitris Avramopoulos, su Twitter, commenta la sentenza, con cui la Corte europea ha respinto i ricorsi di Ungheria e Slovacchia contro il meccanismo di ridistribuzione dei richiedenti asilo da Italia e Grecia.

Amnesty: «Nessun paese può evitare la responsabilità» - «La sentenza della Corte di giustizia Ue mostra che nessun Paese si può sottrarre alle proprie responsabilità sui profughi. Slovacchia e Ungheria hanno cercato di evitare il sistema di solidarietà Ue, ma ogni Paese ha il proprio ruolo nella protezione delle persone in fuga da guerre e persecuzioni". Così Iverna McGowan, direttore di Amnesty International per l'Ufficio delle istituzioni europee.

 

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