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ITALIAMigranti, il ministro italiano: «Vedo la luce alla fine del tunnel»

15.08.17 - 16:54
Per il titolare dell'Interno, «attraverso un'azione coordinata non è impossibile» raggiungere risultati
Keystone
Migranti, il ministro italiano: «Vedo la luce alla fine del tunnel»
Per il titolare dell'Interno, «attraverso un'azione coordinata non è impossibile» raggiungere risultati

ROMA - Per la crisi dei profughi inizia a intravvedersi «una luce in fondo al tunnel». Come è stato per i Balcani, anche nel «Mediterraneo centrale e occidentale l'Europa deve affrontare la sfida unita e mettendo in campo risorse adeguate perché si è dimostrato che attraverso una azione coordinata è difficilissimo ma non impossibile» raggiungere risultati, ha detto oggi il ministro dell'interno italiano Marco Minniti nella conferenza stampa di Ferragosto.

«Siamo ancora sotto il tunnel, è lungo, ma per la prima volta io incomincio a vedere la luce alla fine del tunnel. Non so se sono troppo ottimista», ma l'auspicio è che si possa affrontare i flussi con impegno, il coordinamento, la passione civile di un grande Paese.

Sono due i capisaldi su cui si basa l'azione del Viminale in tema di migranti: salvezza in mare e impegno umanitario in Libia. Il ministro ha annunciato che nelle prossime ore l'ambasciata italiana a Tripoli distribuirà materiale umanitario per la popolazione. «Il traffico di essere umani in Libia è una delle poche cose che economicamente purtroppo funziona e costituisce reddito», ha aggiunto.

L'Ue e l'Italia hanno messo in campo circa 200 milioni di euro (circa 214 milioni di franchi) per accoglienza dei profughi in Libia, «dobbiamo lavorare per costruire le condizioni perché quei soldi siano impegnati per la tutela dei diritti delle persone che sono lì. Su questo terreno si può costruire un rapporto positivo con le organizzazioni non governative (Ong). Ci sono le condizioni perché il Codice sulle Ong richiesto dal parlamento possa essere completato», ha aggiunto Minniti.

Da quando a fine giugno c'è stato il picco degli sbarchi in Italia «ci siamo dati l'obiettivo di rafforzare il governo dei flussi migratori. Questi, se non governati, minacciano la tenuta sociale e democratica dell'Italia», ha aggiunto Minniti. «Questa è la mia politica - ha aggiunto - se ce ne è un'altra ben venga ma non può cominciare con la parola emergenza» perché l'immigrazione è un fenomeno epocale.

Oltre all'attività di controllo delle acque territoriali libiche, l'Italia sta operando, «pur nel quadro di instabilità» in cui si trova quel Paese, affinché si rafforzi il controllo del confine Sud della Libia. Minniti ha ricordato che da quel confine con i Paesi subsahariani passano oggi i trafficanti di uomini e domani potrebbero passare quei combattenti stranieri di ritorno dai territori che il sedicente Stato islamico (Isis) sta perdendo.

«Noi lavoreremo con passione incessante su questi obiettivi», ha aggiunto il ministro, spiegando che è intenzione dell'Italia lanciare una «forte iniziativa» a livello internazionale a partire dal 28 agosto quando si svolgerà a Roma una riunione dei ministri dell'interno dei Paesi africani che confinano con il sud della Libia, mentre si continuerà a rapportarsi con le principali tribù sahariane.

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