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STATI UNITICharlie Gard ha ottenuto la residenza permanente Usa

19.07.17 - 12:22
Lo ha deciso il parlamento americano, potrà essere curato negli States
Keystone
Charlie Gard ha ottenuto la residenza permanente Usa
Lo ha deciso il parlamento americano, potrà essere curato negli States

WASHINGTON - Assume sempre più il carattere di una disputa internazionale il destino di Charlie Gard, il bimbo inglese di 11 mesi affetto da una rara sindrome mitocondriale degenerativa per la quale i medici del Great Ormond Hospital di Londra vedono come unica soluzione «una morte dignitosa».

Oggi è sceso in campo anche il Congresso americano, che con uno speciale emendamento gli ha concesso la "residenza permanente" negli Usa, nella speranza che si possa così bypassare la giustizia britannica per trasportarlo negli Stati Uniti e fargli avere «le cure mediche di cui ha bisogno», come ha annunciato su Twitter il deputato del Nebraska Jeff Fortenberry.

Fonti legali interpellate dal Daily Mail hanno tuttavia sottolineato che Charlie è sottoposto ad una decisione dell'Alta Corte britannica e quindi la mossa del Congresso non fa alcuna differenza, specie dopo il verdetto con cui nelle settimane passate s'era stabilito che la sorte del piccolo fosse segnata.

Decisione poi sospesa per concedere al team di specialisti stranieri guidati dal neurologo americano Michio Hirano, della Columbia University, la possibilità di visitare il piccolo per stabilire se sia opportuno sottoporlo ad una nuova terapia sperimentale che lo stesso Hirano non ha ancora messo a punto a pieno su esseri viventi, ma che stima possa dare una speranza di miglioramento compresa fra il 10 e il 50%.

Il consulto, a cui ha partecipato anche un inviato dell'ospedale Bambino Gesù, non sembra però aver convinto i medici britannici, i quali sono ancora del parere che il piccolo debba essere lasciato morire, secondo quanto ha scritto la stampa inglese, citando indiscrezioni. Secondo il Telegraph, l'Alta Corte dovrebbe riprendere l'esame del caso venerdì e pronunciarsi definitivamente la prossima settimana.

Ma prima di allora, secondo quanto si apprende da fonti del Bambino Gesù, Charlie sarà sottoposto ad altri test per verificare la funzionalità dei suoi muscoli, che potrebbe essere stata compromessa dalla malattia di cui soffre. Sono esami considerati fondamentali per capire se al piccolo potrà essere applicato il protocollo sperimentale messo a punto dal team di ricercatori internazionali coordinati dall'istituto romano.

Frattanto, i genitori di Charlie - Connie Yates e Chris Gard - hanno pubblicato una foto in cui il piccolo sembra guardare un giocattolo: l'immagine è stata scattata venerdì e secondo i genitori proverebbe che Charlie non è cieco come sostengono i medici britannici. Ma i suoi medici dicono che il piccolo oltre ad essere cieco è anche sordo, incapace di muoversi e il suo cervello e gravemente danneggiato. Pertanto, affermano, l'unica soluzione possibile è 'staccare la spina'.

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