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POLONIAUna manifestazione contro il "golpe Kaczynski"

16.07.17 - 21:03
La protesta è stata promossa dopo la decisione del partito al potere Diritto e giustizia di limitare l'autonomia della magistratura sottomettendola alle camere
Keystone
Una manifestazione contro il "golpe Kaczynski"
La protesta è stata promossa dopo la decisione del partito al potere Diritto e giustizia di limitare l'autonomia della magistratura sottomettendola alle camere

VARSAVIA - Si inasprisce il conflitto politico in Polonia dopo l'approvazione delle leggi che sottopongono la magistratura al controllo del governo, distruggendo lo stato di diritto e la separazione dei poteri dello stato.

Oggi nel corso di una manifestazione a Varsavia, sotto la sede del parlamento, le varie forze di opposizione parlamentare e extraparlamentare davanti a migliaia di manifestanti per la prima volta hanno dichiarato la volontà di unirsi in un solo blocco per allontanare dal potere il partito di Jaroslaw Kaczynski di cui hanno denunciato le «inclinazioni autoritarie».

«Siamo qui per contrastare il golpe che ci sta preparando Jaroslaw Kaczynski», ha detto Krzysztof Lozinski, il presidente del Comitato di difesa della democrazia (Kod), uno degli organizzatori della manifestazione.

La protesta è stata promossa dopo la decisione del partito al potere Diritto e giustizia (Pis) - che ha la maggioranza assoluta nel parlamento - di approvare senza un minimo di consultazione pubblica, due leggi che limitano l'autonomia della magistratura polacca sottomettendola alle Camere e al ministro della giustizia.

«Sotto i nostri occhi il potere in Polonia alla parola "democrazia" unisce l'aggettivo "autoritaria"», ha commentato all'ANSA una manifestante. «Ecco come muore la democrazia» , «Il no assoluto al potere assoluto» denunciavano fra l'altro gli striscioni portati sotto il parlamento, circondato da transenne e sorvegliato da tante forze di polizia.

Secondo i calcoli delle forze di sicurezza erano presenti 4-5000 persone, mentre fonti del municipio indicano oltre 10'000 manifestanti. «Abbiamo deciso di fondare una coalizione in difesa della democrazia», ha annunciato Marta Lempart, la giovane che in autunno scorso organizzando la marcia nera delle donne è riuscita a fermare i tentativi di rendere impossibile l'aborto. Oltre alla sua organizzazione, hanno espresso la volontà di entrare nella coalizione i partiti Piattaforma civica (Po), Moderna, Partito di contadini (Psl), L'unione di democratici europei e gruppi extraparlamentari: il partito Razem (Insieme), i Verdi, l'associazione Iniziativa polacca, Kod, I cittadini della Repubblica polacca e altri.

«Oggi tutti noi vogliamo difendere la Costituzione», ha dichiarato Wladyslaw Frasyniuk, il leggendario dirigente del sindacato Solidarnosc degli anni ottanta, considerato da tanti come il possibile leader carismatico della nuova formazione.

La protesta sotto il Sejm sarà replicata con la speranza che le nuove leggi non vengano firmate dal presidente. E stasera, una manifestazione di sostegno ai giudici, con le candele, si tiene anche sotto la sede della Corte suprema.

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