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VATICANOPapa Francesco saluta i venezuelani

16.07.17 - 14:28
Oggi il popolo si raduna per un referendum "autoconvocato" su Nicolas Maduro
Keystone
Papa Francesco saluta i venezuelani
Oggi il popolo si raduna per un referendum "autoconvocato" su Nicolas Maduro

CITTÀ DEL VATICANO - Papa Francesco alla fine dell'Angelus ha rivolto «un saluto speciale alla comunità cattolica venezuelana, rinnovando la preghiera per il vostro amato Paese».

Oggi il popolo venezuelano si raduna in Venezuela ma anche in tutte le città del mondo dove ci sono emigrati del Paese latinoamericano per un referendum "autoconvocato" con l'obiettivo di esprimere il proprio dissenso rispetto alle decisioni imminenti contenute nella Costituente voluta dal presidente Nicolas Maduro.

Particolarmente nutrita la presenza a piazza San Pietro per l'Angelus del Papa, con bandiere, striscioni, palloncini dei colori del Venezuela. In Italia sono state indette iniziative dei venezuelani in diverse città, tra le quali Roma, Milano. Verona, Bologna, Napoli, Bari, Palermo. «In Venezuela si voterà - fanno sapere fonti vicine all'opposizione oggi convenute a San Pietro - in tutte le chiese e nei municipi dove il Sindaco è dell'opposizione».

Anche i vescovi del Venezuela hanno appoggiato questa consultazione popolare auto-convocata, mentre per il 21 luglio è stata indetta una giornata di preghiera e digiuno.

Il messaggio per i lavoratori - «La voce dei lavoratori continui a risuonare nel seno della Chiesa»: è l'auspicio di Papa Francesco in un Messaggio per l'incontro internazionale del Movimento mondiale dei lavoratori cristiani in corso ad Avila, in Spagna, nel 50.mo anniversario dalla sua nascita.

All'evento partecipano 120 delegati in rappresentanza del Movimento che è presente oggi in 79 Paesi. Il tema dell'incontro cita uno slogan caro al Papa: «Terra, casa e lavoro per una vita degna».

Il Messaggio, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, sottolinea che "la dignità della persona è strettamente unita a queste tre realtà" che ricordano che l'esperienza fondamentale dell'essere umano «è quella di sentirsi radicato nel mondo, in una famiglia, in una società».

«Terra, casa e lavoro - prosegue il Messaggio - significa lottare perché ogni persona viva in modo conforme alla sua dignità e nessuno si veda scartato. A questo ci incoraggia la nostra fede in Dio, che ha inviato il suo Figlio nel mondo perché, condividendo la storia del suo popolo, vivendo in una famiglia e lavorando con le sue mani, ha potuto redimere e salvare l'essere umano con la sua morte e risurrezione».

Infine, il Papa esorta il Movimento dei lavoratori cristiani «a perseverare con rinnovato slancio nello sforzo di portare il Vangelo nel mondo del lavoro».

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