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REGNO UNITO«Studiamo la possibilità di accogliere Charlie Gard»

03.07.17 - 16:50
Così la presidente dell'ospedale Bambino Gesù di Roma, proprietà del Vaticano
Keystone / AP
«Studiamo la possibilità di accogliere Charlie Gard»
Così la presidente dell'ospedale Bambino Gesù di Roma, proprietà del Vaticano

LONDRA - «Ho chiesto al direttore sanitario di verificare con il Great Ormond Street Hospital di Londra, dove è ricoverato il neonato, se vi siano le condizioni sanitarie per un eventuale trasferimento di Charlie presso il nostro ospedale. Sappiamo che il caso è disperato e che, a quanto risulta, non vi sono terapie efficaci». Così la presidente dell'Ospedale pediatrico romano Bambino Gesù, Mariella Enoc.

«Siamo vicini ai genitori nella preghiera e, se questo è il loro desiderio, disponibili ad accogliere il loro bambino presso di noi, per il tempo che gli resterà da vivere».

«'Difendere la vita umana, soprattutto quando è ferita dalla malattia, è un impegno d'amore che Dio affida ad ogni uomo'. Le parole del Santo Padre, riferite al piccolo Charlie, ben riassumono la missione dell'ospedale Bambino Gesù», sottolinea Enoc, presidente della struttura di proprietà della Santa Sede.

A Charlie Gard, un bambino di 10 mesi colpito dalla sindrome da deperimento mitocondriale, classificata come incurabile, è stato deciso di staccare le macchine che lo assistono nell'ospedale di Londra, ma i genitori sono contrari e nei giorni scorsi è stato concesso loro ancora un po' di tempo.

Anche Trump si preoccupa per lui - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump interviene sulla vicenda del piccolo Charlie Gard. Il presidente Usa scrive su Twitter: «Se possiamo aiutare il piccolo #CharlieGard, come i nostri amici in Gb e il Papa, saremmo felici di farlo».

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