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COREA DEL NORDKim mostra i muscoli: «Pronti anche a una guerra nucleare»

15.04.17 - 17:57
Il regime di Pyongyang, nella giornata del presidente eterno, ha presentato tutto il proprio arsenale missilistico (compreso un supermissile balistico intercontinentale) e lancia un monito agli USA
Keystone
Kim mostra i muscoli: «Pronti anche a una guerra nucleare»
Il regime di Pyongyang, nella giornata del presidente eterno, ha presentato tutto il proprio arsenale missilistico (compreso un supermissile balistico intercontinentale) e lancia un monito agli USA

PYONGYANG - Il «Giorno del Sole» riporta le auspicate temperature primaverili nella capitale nordcoreana, ma non riesce ad allentare il gelo delle tensioni con gli Usa sugli armamenti non convenzionali, tenendo vivo l'ipotesi di conflitto anche nella sua opzione più catastrofica, quella nucleare.

Missili in mostra - La grande parata militare in onore del 105esimo compleanno del «presidente eterno» Kim Il-sung, nonno dell'attuale leader Kim jong-un, diventa l'occasione per mostrare i muscoli presentando tutto il potenziale di missili custodito negli arsenali del Nord tra modelli operativi, in stato avanzato o addirittura prossimi al loro completamento e al test definitivo.

«Risponderemo colpo su colpo a Trump -» Prima però ci ha pensato Choe Ryong-hae, ritenuto il numero due di Kim, a ribadire e a puntualizzare alcuni aspetti del braccio di ferro con l'America di Donald Trump. «Risponderemo a una guerra totale con una guerra totale, e a una guerra nucleare con il nostro stile di un attacco nucleare», ha tuonato nel breve discorso introduttivo alla parata tenuto al posto del «giovane generale». Il tycoon è indicato come il responsabile della «creazione di una situazione di guerra» nella penisola coreana con l'invio di mezzi militari strategici dato il prossimo arrivo della portaerei Usa Carl Vinson scortata dal gruppo d'attacco.

«Gli Stati Uniti sono la minaccia» - Il fatto che Kim non sia intervenuto potrebbe, secondo alcuni osservatori, avere un significato comprensibile solo nel futuro più o meno immediato. Choe ha poi accusato gli Usa di lanciare attacchi contro altri Paesi e di voler minacciare la pace e la sicurezza mondiale. In caso di pesanti provocazioni, la risposta di Pyongyang non si farà attendere: «Vogliono provocare una guerra nucleare, qualcosa a cui ci opponiamo».

Pence a Seul - Il vicepresidente Usa Mike Pence sarà da domani a Seul in visita per tre giorni durante i quali incontrerà tra gli altri il presidente reggente e premier Hwang Kyo-ahn. Il focus non potrà che essere la situazione oltre il 38/mo parallelo.

Saluto al popolo - Kim ha seguito, tornato ai vestiti occidentali dopo l'abito stile "Mao" indossato venerdì, le fasi della parata, la prima dal 10 ottobre del 2015 per i 70 anni della fondazione del Partito dei Lavoratori. Ha risposto con apprezzamento al "manse" (lunga vita, equivalendo al "banzai" nipponico), scandito a gran voce da decine di migliaia di persone e poi si è congedato salutando con ampi gesti della mano a fine evento.

Il presunto missile intercontinentale - I corpi di elite, specializzati e d'assalto hanno sfilato su piazza Kim Il-sung, cuore di Pyonyang, tra fanfare e note delle bande militari e coreografiche esibizioni fino al pezzo forte: un nuovo supermissile balistico intercontinentale (o presunto tale), un "mostro" teoricamente in grado di raggiungere gli Stati Uniti.

Risposta a «la madre di tutta le bombe» - Una risposta al Moab, «la madre di tutte le bombe» sganciata dagli Usa sull'Isis in Afghanistan. Più lungo dei precedenti, e dipinto con i colori mimetici, l'Icbm, "l'intercontinentale", pur se non sperimentato viene sin d'ora vissuto come concreta minaccia per le coste occidentali Usa. Gli altri sono a corto, medio e lungo raggio, con lanciatori mobili e multipli, vettori a combustibile solido e a lancio sottomarino: si tratta, a vario titolo, dei Musudan a media gittata, del temuto KN-08 e della sua versione KN-14, da almeno 10.000 km, i predecessori del super Icbm che, alla fine, potrebbe semplicemente rivelarsi un bluff. Resta sempre il timore del sesto test nucleare o del lancio del missile intercontinentale per l'85/mo anniversario della fondazione della Korean People's Army del 25 aprile.

Riappare il generale - Nelle immagini della tv di Stato Kctv è riapparso il generale Kim Won-hong, capo della polizia segreta, indicato a febbraio dal ministero dell'Unificazione di Seul come caduto in disgrazia con l'accusa di abuso di potere e corruzione. Era sulla balaustra, accanto ai vertici di partito e Forze armate, indossando una tuta mimetica e quattro stelle da generale.

 

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