Intesa raggiunta nella notte per salvare la compagnia aerea. L’ultima parola spetterà però ai lavoratori
ROMA - Alitalia e sindacati italiani hanno raggiunto un accordo nella notte per salvare la compagnia di bandiera, ma la firma avverrà dopo il referendum tra i lavoratori: prevede la riduzione degli esuberi tra il personale di terra a tempo indeterminato da 1.338 a 980, e la riduzione del taglio degli stipendi all'8%.
Il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, ha però avvertito che «se l'operazione dovesse fallire tutti i costi finirebbero sullo Stato», e si tratta di «più di un miliardo». Calenda ha aggiunto che il no all'intesa aprirebbe la strada all'amministrazione controllata.