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NEW YORK - Inventata la foglia "bionica" che utilizza i batteri del suolo, la luce solare, l'aria e l'acqua per rendere più fertile il terreno in cui cresce, e avere raccolti più abbondanti. Può essere di grande aiuto per i paesi poveri privi di risorse per realizzare e distribuire fertilizzanti. A svilupparla i ricercatori dell'università di Harvard, guidati da Daniel Nocera, che la presenteranno al Congresso della Società americana di chimica.
Questa foglia artificiale, esposta alla luce solare, imita le foglie vere, suddividendo l'acqua in ossigeno e idrogeno. Gli studiosi sono riusciti così a sviluppare una foglia bionica che unisce questo processo di divisione dell'acqua con un batterio, capace di consumare l'idrogeno e prendere l'anidride carbonica dall'aria per produrre combustibile liquido. Il risultato finale è un sistema capace di produrre raccolti di biomasse e combustibili liquidi in abbondanza.
«I combustibili sono solo il primo passo. Si può arrivare ad una piattaforma sintetica di composti chimici rinnovabili. Ora stiamo dimostrando che anche con altri tipi di batteri si può prelevare l'azoto dall'atmosfera per fare fertilizzanti», commenta Nocera.
I ricercatori hanno progettato un sistema in cui i batteri fissano l'ossigeno della foglia artificiale e l'anidride carbonica dell'atmosfera per produrre una bioplastica, che i batteri conservano dentro se stessi come carburante. «Dopo di che, si può mettere il batterio nel suolo, che estrae l'azoto dall'aria e usa la bioplastica per produrre ammoniaca per fertilizzare i raccolti», continua Nocera.
In questo modo i ricercatori sono riusciti a far crescere cinque raccolti di 'super-ravanelli': quelli concimati con il fertilizzante ricavato dalla foglia bionica pesavano infatti il 150% in più degli altri.
