Berlino sta valutando «di riesaminare le autorizzazioni» per l'ingresso ai politici turchi
BERLINO - I paragoni con i metodi nazisti formulati dai dirigenti turchi quando parlano di decisioni prese dal governo tedesco devono cessare "senza se e senza ma": lo ha detto ad Amburgo la cancelliera tedesca Angela Merkel, ipotizzando di proibire l'ingresso ai politici turchi. Il governo "si riserva il diritto di riesaminare le autorizzazioni", ha detto la cancelliera in una conferenza stampa con il premier giapponese Shinzo Abe.
Purtroppo i paragoni con il nazismo non sono cessati, ha proseguito Merkel nella conferenza con Abe alla fiera Cebit di Hannover, "ma il governo non permetterà che ogni tabù cada senza riguardo per le sofferenze delle vittime del nazionalsocialismo".
Riguardo alle iniziative elettorali di politici turchi in Germania, Merkel ha detto che resta valido quanto diffuso dal ministero degli Esteri qualche giorno fa: tali manifestazioni possono avere luogo quando "rispettano le basi dei principi e delle regole tedesche". Altrimenti, ha concluso, il governo si riserva il diritto di "esaminare le autorizzazioni".