Il primo ministro spagnolo è deciso a impedire il referendum sull'indipendenza anche con «misure coercitive»
MADRID - Il premier spagnolo Mariano Rajoy è pronto a usare «misure coercitive» per impedire lo svolgimento di un referendum sull'indipendenza della Catalogna, promesso dal presidente catalano il secessionista Carles Puigdemont entro settembre, scrivono oggi diversi quotidiani di Madrid.
«Rajoy disposto a impedire il referendum con la forza» titola El Mundo. «Il governo prepara misure coercitive contro il referendum» anche secondo Abc. I due quotidiani citano fonti vicine alla presidenza del governo spagnolo e riferiscono che Madrid potrebbe prendere il controllo dei Mossos d'Esquadra, la polizia regionale catalana, e impedire l'accesso ai seggi elettorali che verrebbero allestiti dalla Generalità catalana.
Ieri Rajoy, parlando con i cronisti nella sede del Congresso dei deputati, ha ribadito che il referendum è «illegale» ed ha affermato che «non si terrà».
La tensione fra Barcellona e Madrid cresce anche in vista dell'avvio domani del processo per "disobbedienza" alla corte costituzionale spagnola all'ex-presidente catalano Artur Mas, incriminato per il referendum consultivo tenuto nel 2014 nonostante il veto della consulta. Anche l'attuale presidente del parlamento catalano Carme Forcadell è stata incriminata e accusata di "disobbedienza" per avere posto ai voti nell'autunno scorso una risoluzione sull'avvio del processo di indipendenza.