Cerca e trova immobili

RUSSIA / STATI UNITIAttacchi hacker: «Una caccia alle streghe»

09.01.17 - 13:12
Il Cremlino nega il proprio coinvolgimento negli assalti informatici sferrati contro gli Stati Uniti
Attacchi hacker: «Una caccia alle streghe»
Il Cremlino nega il proprio coinvolgimento negli assalti informatici sferrati contro gli Stati Uniti

MOSCA - Il Cremlino nega qualsiasi coinvolgimento russo negli attacchi hacker contro gli Stati Uniti e si dice «stanco» di queste accuse «senza fondamento» e «poco professionali» che assomigliano ad una «caccia alle streghe».

Lo afferma il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitri Peskov, citato dall'agenzia Interfax, nella prima reazione ufficiale russa al rapporto degli 007 Usa diffuso nei giorni scorsi.

«Nella variante ovviamente fortemente revisionata in cui questo rapporto è stato pubblicato non c'è niente di sostanzioso da commentare», ha affermato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. «Noi - ha aggiunto - siamo veramente stanchi di queste accuse. La situazione assomiglia veramente e a pieno titolo a una caccia alle streghe. Noi capiamo che i nostri colleghi americani durante diversi periodi della loro storia hanno attraversato queste fasi di caccia alle streghe. Ricordiamo tali periodi storici, sappiamo che poi vengono sostituiti da approcci più sobri, da specialisti più sobri, orientati comunque verso il dialogo, piuttosto che verso crisi emozionali».

«Dal nostro punto di vista - ha proseguito - si sentono di nuovo accuse completamente infondate a un livello piuttosto emotivo, dilettantesco, che probabilmente non è riconducibile al lavoro altamente professionale di servizi segreti veramente di elevato livello».

Secondo Peskov, inoltre, «la parte pubblica» del rapporto sugli attacchi hacker «era disponibile a tutti e quindi anche al presidente russo», ma «non suscita niente se non delusione». Rispondendo a un giornalista che gli ha chiesto se Putin abbia letto personalmente il documento, il portavoce del Cremlino ha risposto: «Era disponibile, io non posso dire quanto dettagliatamente (Putin lo abbia letto), però nel rapporto non c'è niente che valga la pena di leggere dettagliatamente».

Il Cremlino ha quindi escluso «categoricamente qualsiasi coinvolgimento» nella vicenda e ha respinto «le accuse che persone ufficiali ed enti ufficiali russi possano essere coinvolti negli attacchi degli hacker».

«Mi pare che gli 'hacker russi' se veramente hanno violato qualcosa in America si tratta di due cose: il cervello di Obama e naturalmente il rapporto stesso sugli 'hacker russi'». Lo ha scritto su Facebook la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE