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ITALIARuby ter, «Berlusconi va processato»

15.12.16 - 21:30
Secondo i Pm milanesi l'ex premier deve andare a processo con l'accusa di «corruzione in atti giudiziari»
Ruby ter, «Berlusconi va processato»
Secondo i Pm milanesi l'ex premier deve andare a processo con l'accusa di «corruzione in atti giudiziari»

MILANO - Deve andare a processo con l'accusa di "corruzione in atti giudiziari" l'ex premier Silvio Berlusconi, indagato nel cosiddetto procedimento 'Ruby ter'.

A ribadire la richiesta di rinvio a giudizio questo pomeriggio, davanti al giudice dell'udienza preliminare (gup) Carlo Ottone De Marchi, sono stati il procuratore aggiunto di Milano Pietro Forno e i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio.

L'udienza preliminare che si è svolta oggi (e nel corso della quale il legale Federico Cecconi, che con il professore Franco Coppi assiste Berlusconi, ha presentato una serie di eccezioni preliminari) è in sostanza ripartita 'da zero' dopo che il gup Laura Marchiondelli, circa due mesi fa, ha stralciato la posizione del leader di Forza Italia per motivi di salute.

In quell'occasione, tra l'altro, sono stati invece rinviati a giudizio - il processo si aprirà l'11 gennaio davanti alla decima sezione penale - la giovane marocchina e altri 22 imputati, accusati a vario titolo di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza.

Già lo scorso 29 aprile, infatti, i pm avevano chiesto davanti al gup Marchiondelli di mandare a processo l'ex Cavaliere e gli altri indagati, ma poi lo scorso 3 ottobre la posizione di Berlusconi è stata separata per ragioni di salute.

L'ex premier, in particolare, è accusato di aver corrotto con circa 10 milioni di euro in totale Ruby e altre ragazze passate dalle serate hard ad Arcore al banco dei testimoni nei due processi sul caso Ruby. Gli inquirenti sono convinti di avere raccolto una mole di prove, tra intercettazioni, documenti, messaggi WhatsApp, file e video, per dimostrare che l'ex Cavaliere avrebbe comprato il silenzio o la reticenza della marocchina e delle altre 'olgettine'.

Ex premier che, tra l'altro, nelle scorse settimane ha anche denunciato, attraverso i suoi legali, una di loro, Giovanna Rigato, per tentata estorsione perché con minacce avrebbe richiesto fino a un milione di euro.

Nei mesi scorsi, invece, il gup Marchiondelli aveva 'spacchettato' il procedimento: accogliendo le richieste delle difese aveva infatti stralciato e trasmesso gli atti relativi a sette posizioni - con le quali l'ex premier concorre sempre nel reato di corruzione in atti giudiziari - in altre sei diverse Procure sparse per l'Italia.

L'udienza milanese, invece, è stata oggi aggiornata al 28 gennaio prossimo per gli interventi del difensore Franco Coppi (oggi impegnato in un altro procedimento). Per quella data potrebbe anche arrivare la decisione del gup sulle questioni preliminari poste dalla difesa e sul rinvio a giudizio o meno del leader di Forza Italia.

ats ansa

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