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STATI UNITIL'ambasciata resta a Tel Aviv, Obama firma il decreto

01.12.16 - 17:52
L'ambasciata resta a Tel Aviv, Obama firma il decreto

WASHINGTON - Barack Obama ha firmato una nuova proroga per l'ambasciata Usa in Israele, che così per almeno altri sei mesi resterà a Tel Aviv. Questo mentre Donald Trump ha rinnovato il suo impegno di volerla spostare una volta per tutte a Gerusalemme.

La proroga semestrale è oramai una consuetudine dai tempi della presidenza Clinton. In base al Jerusalem Embassy Act varato dal Congresso americano nel 1995, infatti, l'ambasciata Usa dovrebbe spostarsi da Tel Aviv a Gerusalemme, definita nel provvedimento "capitale indivisibile" di Israele.

Ma finora tutti i presidenti sono ricorsi alla loro autorità emanando decreti esecutivi che di fatto hanno bloccato l'entrata in vigore della legge. La sospensione del provvedimento - da Clinton ad Obama, passando per Bush - è stata considerata necessaria per motivi di sicurezza nazionale. La mossa di spostare l'ambasciata a Gerusalemme, infatti, rischia di scatenare l'ira di molti alleati arabi degli Usa.

È un pericolo che esiste tutt'oggi, con la questione palestinese ancora irrisolta e i palestinesi che contestano lo status di Gerusalemme capitale di Israele. È probabile che anche Trump una volta alla Casa Bianca si avvalga della proroga. Così come ha fatto Obama che pure in campagna elettorale nel 2008 aveva promesso il cambio di sede.

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