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ITALIAArriva un nuovo test del sangue per diagnosticare il tumore alla prostata

17.10.16 - 13:00
Eviterà il 60% delle biopsie
Ti Press
Arriva un nuovo test del sangue per diagnosticare il tumore alla prostata
Eviterà il 60% delle biopsie

VENEZIA - Un nuovo test del sangue aiuterà a diagnosticare meglio il tumore alla prostata e potrebbe evitare il 60% delle biopsie: è il 4K Score, che può aumentare la capacità diagnostiche dell'attuale test del Psa (antigene prostatico specifico). E' quanto emerso al congresso della Società italiana di urologia (Siu), in corso a Venezia.

«Il nuovo 4K Score è un test sul sangue attraverso cui vengono dosate 4 molecole della famiglia del Psa - spiega Vincenzo Mirone, segretario generale Siu - I dati così raccolti, uniti ai risultati della visita dall'urologo e la familiarità per tumore alla prostata, consentono di individuare la percentuale di rischio di avere un tumore aggressivo prima di fare una biopsia, e così decidere se sottoporre o meno il paziente a questo esame più invasivo». Il test per il momento viene eseguito soltanto in alcuni laboratori all'estero, di cui due in Europa. Il più vicino a noi è in Spagna e inviare il campione e ricevere il risultato in 4-5 giorni costa 300 euro.

«Questo test non è stato ancora validato per l'uso su vasta scala - continua Mirone - ma riteniamo che possa aiutare a superare i limiti dell'analisi del solo Psa totale e individuare con maggior chiarezza se il tumore c'è, e soprattutto se sia o meno aggressivo». Molti tumori infatti sono "indolenti" e non serve intervenire. Per riconoscere quelli più pericolosi c'è la biopsia, che però è un esame invasivo. Il test 4K Score, individuando i pazienti in cui la probabilità di tumore aggressivo è più alta, può guidare nella scelta su chi fare la biopsia, riuscendo a evitarla in molti casi. In attesa di un suo utilizzo su più ampia scala, gli urologi ribadiscono l'importanza del Psa, utile come marcatore del tumore alla prostata e indicatore dell'ipertrofia prostatica benigna.

«Un buon programma di prevenzione - conclude Mirone - prevede il Psa e test periodici sulla base delle caratteristiche del soggetto. Il primo test è consigliabile verso i 40 anni per chi ha avuto un padre o un fratello con tumore, a 50 anni negli altri casi».

 

 

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