SABRATA - Arrestato dalle forze libiche, il terrorista tunisino Jihed Chandoul - considerato la “testa pensante” del sedicente Stato islamico (Isis) a Sabrata in Libia -, si è confessato in un'intervista alla televisione libica “Al Ann”.
L'uomo ha detto di essere il responsabile dell'invio dei combattenti tunisini in Siria per conto dell'organizzazione terrorista e ha rivelato di essere stato aiutato da alcuni contrabbandieri ad attraversare il confine tunisino-libico per recarsi nella città di Sabrata, dove si è poi stabilito.
«I tunisini sono testardi e chiedono all'Isis un sacco di soldi - ha raccontato - . Vogliono anche essere al comando dello Stato islamico in Libia. Ecco perché molti di loro sono stati “liquidati” perché si sono rifiutati di giurare fedeltà ad Ali Safrani, l'emiro dell'Isis a Sirte».
Ricercato dalle autorità tunisine per avere pianificato l'attacco terroristico di Sousse, Chandoul è agli arresti nel carcere di Mitiga vicino Tripoli.