Gli organizzatori della manifestazione si aspettavano all'incirca 1 milione di persone alla protesta appoggiata praticamente da tutte le forze politiche catalane (ad eccezione del conservatore Pp) e da più di mille associazioni.
La corte ha dichiarato incostituzionali 14 articoli e ne ha reinterpretati altri 27 sul totale di circa 200. In particolare, il tribunale si è rifiutato di includere l'idea di nazione associata a Catalogna, ha ribadito la parità di status per le due lingue ufficiali (catalano e spagnolo) nell'educazione e nell'amministrazione, ha riconosciuto la "superiorità dello stato sulle regioni autonome, che chiedevano bilateralità in alcuni aspetti, e si è rifiutato di legare gli investimenti dello Stato nelle regioni al Pil di queste ultime.
La maggior parte delle forze politiche catalane considera la decisione del tribunale "un colpo d'ascia" che mozza lo statuto approvato nel 2006 dal Parlamento di Madrid. A Madrid la stampa conservatrice vicina al nazionalismo spagnolo, punta il dito contro la carta che condurrà "alla perfetta frammentazione dello stato".