Interrogati dal pubblico ministero, i giovani hanno dichiarato che intendevano andare in Afghanistan per "aiutare i fratelli musulmani" portando soldi e medicine. I loro difensori hanno aggiunto che i cinque volevano aiutare i feriti e i profughi della guerra, e hanno negato che abbiano mandato mail ad al Qaida in Afghanistan per offrirsi come combattenti contro Pakistan e Usa.
Ma secondo l'accusa, il compito dei cinque, dopo un periodo di addestramento, sarebbe stato proprio quello di compiere attentati in Pakistan. I cinque giovani, con passaporto americano, sono stati arrestati a Sardogha, in Pakistan, all'inizio dello scorso mese di dicembre. Gli Stati Uniti vorrebbero interrogarli e processarearli, ma finora il governo pachistano ha permesso solo a qualche agente dell'Fbi di avere brevi contatti con loro.