Il PS sostiene su tutta la linea la politica ticinese, ritendo perfettamente giustificato che abbia lottato contro i tagli nel settore sociale e della formazione. "Il fatto che sia stata punita e che le sia stato in pratica tolto il potere è assolutamente sproporzionato e antidemocratico. Mostra però come il cartello borghese, in Ticino ma anche nel resto della Svizzera, passa a mezzi sempre più pesanti per imporre lo smantellamento sociale ai rappresentanti del PS e al popolo.", si legge nella nota.
La motivazione ufficiale - il fatto che Pesenti non avrebbe collaborato nell´ambito del preventivo - è solo una scusa, continua il comunicato. I motivi sono di natura politica. Il resto del governo l´ha esautorata perché comprensibilmente rappresentava un´altra opinione.
"Patrizia Pesenti è stata eletta dal popolo ticinese e non ha commesso alcuno sbaglio", viene puntualizzato. Secondo il PS svizzero "il colpo di stato ticinese" ha anche una dimensione nazionale: mette in luce non solo la strategia antisociale borghese, bensì anche metodi allarmanti, "da far west", conclude il comunicato.
ATS