L’accordo di divorzio dall’Unione Europea proposto dalla premier Theresa May è stato bocciato con 432 voti contrari e 202 favorevoli
LONDRA - Ci si aspettava una grave sconfitta per la premier e così è stato, nonostante nel pomeriggio alcuni deputati avessero annunciato di aver cambiato idea, decidendo di sostenere il documento compilato con gli emissari di Bruxelles. Il risultato finale è stato di 202 voti favorevoli e 432 contrari all'accordo. La ratifica è stata negata con uno scarto di 230 voti, la peggiore sconfitta per un governo dal 1924.
May ha subito fatto sapere che già domani si potrà discutere l'eventuale mozione di sfiducia nei suoi confronti richiesta da Jeremy Corbyn. Nel caso il governo dovesse superare questo scoglio, andrà avanti nel cercare di condurre la Gran Bretagna fuori dall'Unione europea.
. @jeremycorbyn has tabled a no confidence motion in the Government after their historic defeat on Theresa May’s deal. The Government have confirmed that this will be debated and voted upon tomorrow. pic.twitter.com/c1hdmLuKrB
— Labour Whips (@labourwhips) January 15, 2019
Il leader laburista Jeremy Corbyn, confermando il voto contrario del suo partito, è stato durissimo: il problema a suo dire è che May ha trattato la vicenda in maniera ideologica, facendola diventare una questione di sopravvivenza del Partito conservatore. L'accordo con l'Ue è «un passo avventato nel buio» con una drammatica scelta dinanzi nel dicembre 2020: estendere il periodo di transizione oppure il “backstop” come soluzione per il confine con l'Irlanda.
Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha chiesto al Regno Unito di «chiarire le proprie intenzioni il prima possibile. Il tempo è quasi finito». E ha precisato: «Il rischio di un'uscita disordinata è aumentata con il voto di stasera. Mentre non vogliamo che accada, la Commissione proseguirà il suo lavoro per assicurare che l'Ue sia pienamente preparata».
Il voto si è svolto prima del previsto, in quanto le opposizioni hanno rinunciato a due emendamenti ammessi in precedenza al voto e i conservatori ne hanno ritirato uno. L’emendamento presentato da John Baron - concepito per mettere i bastoni fra le ruote al backstop sull'Irlanda del Nord in caso di attivazione - è stato bocciato con 600 voti contrari (24 i sì).
Sono 118 i deputati conservatori che hanno votato contro l'accordo di Theresa May sulla Brexit.
My word. 118 Tory MPs voted against their PM pic.twitter.com/Je1PWDOtaU
— Faisal Islam (@faisalislam) January 15, 2019
Il Dup, il partito degli unionisti nordirlandese alleati del governo che hanno votato contro l'accordo, ha annunciato che domani (alle 19, le 20 in Svizzera) voterà la fiducia a Theresa May.
Le reazioni - «Il voto di Londra sulla Brexit è una brutta notizia. Il nostro primo pensiero sono i 3 milioni e 600 mila cittadini europei nel Regno Unito e i britannici che vivono nella Ue. Hanno bisogno di certezze sul loro futuro. Noi ci batteremo sempre per loro!». Lo scrive in un tweet il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani dopo il voto sulla Brexit a Londra.
«Un fallimento catastrofico della leadership di Theresa May. Se ha il senso dell'onore, allora si dimetterà» è il parere dell'europarlamentare britannico Nigel Farage.
«Se un accordo è impossibile, e nessuno vuole un no deal, allora chi avrà alla fine il coraggio di dire qual è l'unica soluzione positiva?»: lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk dopo il voto sulla Brexit.