Tragedia familiare in Oregon. L'aggressore è stato ucciso dalla polizia. Ci sono due sopravvissuti
PORTLAND - Sarebbe potuta essere una tragedia familiare ancora più grave quella verificatasi in Oregon, a 30 chilometri a sud di Portland. Mark Gago, 42 anni, ha massacrato la sua bambina di 9 mesi, la sua compagna di 31 anni e i suoi genitori di 66 e 64 anni. La polizia ha colpito a morte l'assassino mentre questo stava tentando di uccidere la prima figlia della sua ragazza, di 8 anni.
Mark Leo Gregory Gago, 42, killed his parents, his girlfriend and their infant daughter Saturday night before deputies shot him, the Clackamas County Sheriff’s Office said. https://t.co/4ff4G0yoTD
— Stars and Stripes (@starsandstripes) 21 gennaio 2019
Diverse armi presenti - Allertata da un vicino, la polizia è giunta sulla scena che ha presto giudicato dell’orrore, secondo il rapporto dell'ufficio dello sceriffo della contea di Clackamas. Secondo il sergente Brian Jensen, non è ancora chiaro come siano state uccise le vittime, riporta KOIN 6. «Per ora, non sappiamo cosa abbia usato. Mi è stato detto che c'erano diverse armi, spade e altre cose simili nell’abitazione», ha detto in una conferenza stampa.
I vicini hanno riferito che Gago aveva usato un'ascia, ma le autorità non hanno confermato questa informazione. «Gli investigatori stanno cercando di determinare che cosa esattamente sia stato usato per uccidere ciascuna di queste persone», ha detto il sergente.
Clackamas County deputies are investigating the "horrific" scene where four people were killed in a Woodburn home late Saturday night.
— KOIN News (@KOINNews) 20 gennaio 2019
Full story: https://t.co/LHhXh8O9C7 pic.twitter.com/NdiVeBMQtD
Due sopravvissuti - La bambina di 8 anni e un'altra persona che viveva in questa casa sono sopravvissute all'aggressione.
Un vicino di casa ha spiegato che questa seconda persona è precipitata dalla casa, sanguinante. Gli avrebbe spiegato che Gago l'aveva aggredita nel sonno, ma che era riuscita a difendersi e a fuggire.
«Ha riportato lesioni alle braccia e al petto. Ha parlato di qualcosa come un'ascia», ha detto il testimone, che ha allertato la polizia. Secondo la sopravvissuta, il quarantenne non era in stato alternato al momento dell’aggressione.