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ITALIASfregiata con l'acido, l'ex fidanzato condannato a 15 anni di prigione

16.11.18 - 12:30
Gessica Notaro si è detta soddisfatta del risultato e continua la sua lotta per prevenire la violenza sulle donne
Sfregiata con l'acido, l'ex fidanzato condannato a 15 anni di prigione
Gessica Notaro si è detta soddisfatta del risultato e continua la sua lotta per prevenire la violenza sulle donne

BOLOGNA - Edson Tavares è stato condannato in secondo grado a quindici anni e cinque mesi di prigione per aver perseguitato e aggredito la sua ex fidanzata sfigurandola con l’acido nel gennaio 2017. È la condanna stabilita dalla Corte d’Appello di Bologna.

Lei è Gessica Notaro, la storia della riminese è stata seguita passo passo dai media. Questo anche perché grazie alla sua forza l’ex concorrente di Miss Italia non ha mai fatto calare l’attenzione sul suo dramma, ma anche su quelli vissuti da troppe altre donne.

«È andata bene - ha commentato la ragazza presente durante la lettura della sentenza - sono contenta del risultato. È quanto ci aspettavamo, forse anche qualcosa di più. È una pena giusta. Edson dopo la lettura della sentenza  mi ha cercato con lo sguardo, si è girato. Aveva un atteggiamento provocatorio. Mi è indifferente. È incredibile che possa finire così con una persona con cui hai dormito tre anni. Ma ha fatto tutto lui, se l'è cercata».

Gessica è diventata un simbolo della lotta contro la violenza contro le donne. Partecipando anche a diverse trasmissioni televisive porta il suo messaggio, ribadito anche all'uscita dal tribunale: «La parola d'ordine è prevenzione». 

Queste erano state le sue prime parole dopo l'aggressione: «Ho fatto i miei due mesi di prigione. La mia vita non sarà più come prima. Non posso prendere il sole, sono costantemente intrappolata in questa machera e la mia faccia fa male tutto il tempo. Ho speso tutti i miei soldi per le medicine, ogni mezz’ora devo mettere le gocce agli occhi, idratare la pelle. Non posso fare il mio lavoro perché non posso entrare in acqua».

«Quando starò meglio - prosegue -, avrò comunque ferite interiori per il resto della mia vita. Avrò sempre paura di uscire dalla mia macchina e camminare verso casa, perché rivivrò quella scena ancora e ancora. La mia faccia è rovinata ma la mia bocca e il mio naso sono intatti. Mi riconosco allo specchio. Da un occhio vedo e la cosa più importante è che non ho perso la mia voce. Ho rischiato di perderla perché l’acido mi è finito in bocca ma sono stata veloce a sputarlo fuori».

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