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FRANCIAPrima messa a Notre Dame... con gli elmetti

15.06.19 - 20:59
Canonici, volontari, operai del cantiere, impiegati della diocesi di Parigi hanno pregato insieme in una messa cantata e solenne
KEYSTONE/AP (Karine Perret)
Prima messa a Notre Dame... con gli elmetti
Canonici, volontari, operai del cantiere, impiegati della diocesi di Parigi hanno pregato insieme in una messa cantata e solenne

PARIGI - Una messa fra le macerie, con gli elmetti bianchi da cantiere, fra calcinacci e cavi messi da una parte: «Dimostriamo che Notre-Dame è viva», ha proclamato il rettore della cattedrale, Patrick Chauvet, che ha celebrato alle 18 insieme con l'arcivescovo di Parigi, Michel Aupetit, la prima messa, esattamente due mesi dopo l'incendio che ha devastato Notre-Dame.

Paramenti sacri ed elmetto, i due prelati hanno guidato la trentina di persone - fra sacerdoti, volontari e addetti alla cattedrale - che si sono sistemati nella cappella più lontana, dietro l'altare principale, l'unica zona preservata dalla furia dell'incendio. E' la cappella della Vergine, nella quale viene custodito uno dei tesori della cattedrale, per i cattolici la Corona di Spine di Gesù Cristo, salvata dalle fiamme la notte dell'incendio. Ed è verso la statua della Vergine, pericolante anch'essa e protetta da una gabbia di legno, che i partecipanti alla messa si sono rivolti dopo la benedizione finale, intonando il Salve Regina.

Nella cappella filtra la luce del sole che entra dall'esterno non trovando più l'ostacolo del tetto, in gran parte crollato. Canonici, volontari, operai del cantiere, impiegati della diocesi di Parigi hanno pregato insieme in una messa cantata e solenne, nel giorno della Dedicazione, che commemora la consacrazione dell'altare della cattedrale.

I fedeli sono stati tenuti fuori, evidenti motivi di sicurezza non hanno permesso neppure quanto era stato immaginato dalle autorità religiose, una celebrazione dei Vespri sulla spianata davanti alla Cattedrale, per l'occasione riaperta al pubblico. Invece niente, dalle autorità non è arrivata l'autorizzazione e piccoli gruppi di persone che non hanno voluto rinunciare ad essere vicine all'evento si sono radunate attorno alla cattedrale seguendo la funzione sui cellulari. A trasmettere la messa dal vivo era l'emittente cattolica KTO, e i fedeli, con suore e qualche sacerdote, hanno provato a seguire come se fossero all'interno.

Dal giorno dell'incendio, fino a 150 operai lavorano quotidianamente nel cantiere per la messa in sicurezza e poi, da settembre, per la ricostruzione: lavori la cui durata è stata stimata in 5 anni. Obiettivo primario, stabilizzare le numerose parti ancora pericolanti, i pilastri orfani del tetto che rischiano di cadere. Poi sarà la volta della posa del "grande ombrello" che dovrà fare funzioni di tetto, quindi si tratterà di smontare pazientemente i tubolari dell'impalcatura dalla quale sono scaturite le fiamme e che si è piegata su se stessa, incastrandosi in un dedalo di ferragli inestricabile.

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