La giornalista ha assicurato che la sua intenzione era di trascorrere Passover, la Festa ebraica che ricorda la fuga degli ebrei dall'Egitto, in Venezuela
CARACAS - Membri della Guardia nazionale bolivariana (Gnb) hanno bloccato ieri nell'aeroporto internazionale di Maiquetia la giornalista svedese Annika Rothstein e, dopo un interrogatorio ed il sequestro dei suoi documenti, l'hanno espulsa obbligandola a salire su un volo di Air France verso l'Europa. Lo ha riferito il quotidiano venezuelano El Nacional.
Via Twitter la giornalista ha indicato che in nessun momento gli ufficiali della polizia le hanno spiegato le ragioni della loro decisione. Ed ha assicurato che la sua intenzione in questo viaggio era di trascorrere Passover, la Festa ebraica che dura una settimana e ricorda la fuga degli ebrei dall'Egitto, in Venezuela, Paese di cui «era innamorata».
I’m now sitting on the plane, crying. They took my passport and I don’t know where my things are. Nor do I know if I’ll ever be able to come back to #Venezuela
— Annika H Rothstein (@truthandfiction) April 18, 2019
All I was trying to do was show this country to the world, with love and honesty and passion and I was thrown out.
Mercoledì comunque la Rothstein aveva preso la parola in una università di Londra in un dibattito sulla presenza di Hezbollah e dell'Iran in Venezuela.
Inoltre il 24 febbraio scorso aveva denunciato a Caracas di essere stata sequestrata da membri dei "colectivos" chavisti che l'avevano minacciata di morte puntandole contro un'arma, e che le avevano rubato tutto il materiale raccolto alla frontiera con la Colombia.