Nick Sandmann afferma che le cose non sono andate come mostrano le immagini, che hanno portato «alla diffusione di menzogne su di me e sulla mia famiglia»
WASHINGTON - Nick Sandmann non ci sta a passare da razzista. Il giovane di una scuola maschile cattolica di Covington, nel nord del Kentucky, è uno dei protagonisti del video più discusso d'America in questi giorni: il ragazzo, che indossa il berretto dei sostenitori di Donald Trump, sorride in faccia a un anziano nativo americano che canta una canzone di protesta.
Nelle immagini diffuse dagli organizzatori della protesta che ha avuto luogo venerdì a Washington, sembra che Sandmann e i suoi compagni vadano a provocare i manifestanti e soprattutto l'anziano attivista, Nathan Phillips. L'uomo ha dichiarato di aver sentito il gruppo - che era nella capitale per una marcia anti-aborto - cantare "Build the wall" (costruisci il muro) durante la loro presenza.
Just in: Statement of Nick Sandmann, Covington Catholic High School junior, about the event at the Lincoln Memorial: pic.twitter.com/PkuMh2cVZM
— Jake Tapper (@jaketapper) 20 gennaio 2019
Dopo che l'istituto ha promesso di investigare sull'episodio e la diocesi di riferimento ha porto le sue scuse a Phillips, Sandmann e i suoi genitori hanno rilasciato una dichiarazione, ampiamente ripresa dai media anglofoni, nella quale afferma che il video non lo rappresenta correttamente e che ha portato «alla diffusione di menzogne su di me e sulla mia famiglia». Il giovane dice che lui e i compagni di classe stavano aspettando l'autobus che li avrebbe riportati a casa quando quattro manifestanti afroamericani li avrebbero avvicinati, insultandoli. Con l'autorizzazione degli insegnanti avrebbero quindi replicato intonando canzoni scolastiche per «annegare i commenti d'odio».
.@reason: “Video footage strongly contradicts Native American veteran Nathan Phillips' claim that Covington Catholic High School boys harassed him. The media got this one completely wrong,” writes @robbysoave https://t.co/9Ki4iiTkQ9
— Jake Tapper (@jaketapper) 20 gennaio 2019
È in questo contesto che sarebbe nato il confronto tra lui e Phillips. «Ha iniziato a suonare il tamburo e si è fatto largo tra la folla. Mi ha fissato negli occhi ed è arrivato a pochi centimetri dalla mia faccia. Ha suonato il tamburo per tutto il tempo che mi è stato davanti». Sandmann spiega - come si vede peratro nel video - di non aver mai interagito con Phillips: «Non ho parlato con lui. Non ho fatto nessun gesto con la mano né movimento aggressivo». Restando «fermo e calmo», ha aggiunto, la situazione si sarebbe potuta calmare.