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SPAGNAIl padre di Julen: «Mio figlio è nel pozzo, non lo si metta in dubbio»

16.01.19 - 12:10
José, 29 anni, è costretto a rispondere a chi, online, dice di non credergli: «L'ho visto cadere»
Keystone
Il padre di Julen: «Mio figlio è nel pozzo, non lo si metta in dubbio»
José, 29 anni, è costretto a rispondere a chi, online, dice di non credergli: «L'ho visto cadere»

MALAGA - Dopo che, online, c’è stato chi ha messo in dubbio la sua storia, José - il padre del bambino caduto in un pozzo largo appena 25 centimetri - è ora costretto ad assicurare che suo figlio Julen è davvero incastrato in quel maledetto buco.

«Mio figlio è qui, che nessuno lo metta in dubbio», afferma il 29enne parlando con Sur. «Magari fosse impossibile che fosse nel pozzo, come ho sentito», aggiunge. «Non si possono insinuare cose simili, è molto dura», sottolinea.

L’uomo continua poi ripercorrendo quella domenica 13 gennaio in cui la tragedia che sta vivendo ha avuto inizio.

Lui, la moglie Vicky, 29 anni, e il piccolo Julen, di 2, erano andati a passare la giornata in un terreno agricolo del fidanzato di sua cugina, insieme a parenti e amici. Mentre José alimentava un fuoco, la moglie gli ha chiesto di guardare il bambino: doveva chiamare al lavoro per dire che non sarebbe andata.

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«Il piccolo era a quattro o cinque metri da me. Io sono andato a prendere qualche ceppo di legna e lui si è messo a correre», racconta José. Quando se n’è accorto, il bambino si era già allontanato a 10-15 metri: «Mia cugina, che era più vicina, si è messa a rincorrerlo gridando “Il bambino! Il bambino!”». Temeva che inciampasse. Quello che è successo davvero, però, è molto peggio.

«Ho visto Julen cadere nel buco di piedi, con le braccia tese verso l’alto», rievoca il padre. «L’ho raggiunto subito dopo, ho spostato come ho potuto le pietre (che avrebbero dovuto chiudere lo scavo, Ndr) e ho infilato il braccio fino alla spalla, appoggiando la testa a terra per riuscire a raggiungerlo: non sapevo quanto fosse profondo il pozzo», continua. La perforazione, realizzata per cercare acqua, si sarebbe rivelata profonda 107 metri.

«Ho sentito mio figlio piangere. Sono riuscito solo a dirgli “Sta’ tranquillo, c’è qui il papà e il fratellino ci aiuterà», spiega. Due anni fa, José e Vicky hanno perso un altro figlio, di 3 anni, in tragiche circostanze.

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Il resto è stato già raccontato dai media. Con i soccorsi chiamati dai presenti e l’avvio di un’operazione di recupero che è ormai entrata nel terzo giorno ed è oggetto di scrutinio e critiche da parte di alcuni per la sua presunta lentezza e inefficacia. Polemiche anche per l'esistenza stessa del pozzo, che mancava delle necessarie autorizzazioni. Nel frattempo, tracce biologiche di Julen sono state ritrovate nella terra che ostruisce la perforazione a partire dai 73 metri di profondità.               

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