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ITALIAPonte Morandi e le procedure «assurde» di Autostrade

21.10.18 - 12:28
Un supertestimone, dirigente del Ministero dei trasporti, punta il dito contro la società che gestiva l'arteria
Keystone / EPA Ansa
Ponte Morandi e le procedure «assurde» di Autostrade
Un supertestimone, dirigente del Ministero dei trasporti, punta il dito contro la società che gestiva l'arteria

GENOVA - Un supertestimone, Bruno Santoro, dirigente del Ministero dei trasporti italiano, indagato per il crollo di ponte Morandi a Genova, ha affermato in un interrogatorio, che Autostrade per l'Italia (che gestiva l'arteria) seguì procedure «incredibili», «assurde» e «inaccettabili (...) sottodimensionando l'urgenza di interventi cruciali e potendo per questo evitare 'il collaudo' del viadotto», da cui sarebbe generato «un effetto domino di verifiche e limitazioni devastanti per la società».

Lo rivelano oggi alcuni quotidiani riportando stralci dell'interrogatorio a cui Santoro è stato sottoposto il 29 settembre. Secondo quanto ricostruito dai quotidiani, Santoro ha aggiunto che dirigenti e funzionari del suo ministero «hanno violato obblighi contribuendo a evitare che sul Morandi si accendessero riflettori più potenti» e ha rimarcato come «gli ispettori, sia pubblici sia privati, delegati alle ricognizioni sul campo, abbiano omesso comunicazioni decisive».

Al termine ha sottolineato: «È evidente che molte cose non hanno funzionato nel rapporto tra Ministero e Autostrade».

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