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PAKISTANImpiccato lo stupratore di Zainab: «Dovevano giustiziarlo in diretta TV»

17.10.18 - 11:53
Il destino della piccola, molestata e uccisa, ha commosso il Pakistan. Il padre chiedeva un'esecuzione pubblica
Keystone
I genitori di Zainab poco dopo l'omicidio
I genitori di Zainab poco dopo l'omicidio
Impiccato lo stupratore di Zainab: «Dovevano giustiziarlo in diretta TV»
Il destino della piccola, molestata e uccisa, ha commosso il Pakistan. Il padre chiedeva un'esecuzione pubblica

LAHORE - Il tragico destino della piccola Zainab, stuprata e uccisa nel gennaio scorso all’età di 6 anni, aveva commosso e indignato il Pakistan. Questa mattina all’alba, il 24enne responsabile di quell’efferato delitto è stato impiccato in una prigione di Lahore. Il padre della piccola, però, non riesce ancora a darsi pace: l’aguzzino di sua figlia avrebbe dovuto essere giustiziato in pubblico, afferma.

KeystoneI genitori di Zainab poco dopo l'omicidio

«Oggi Zainab avrebbe avuto sette anni e due mesi - ha ricordato Muhammad Amin Ansari ai cronisti come riporta Pakistan Today -. Sua madre è devastata dal lutto». Il padre della bambina ha anche lamentato che l’impiccagione non sia stata ripresa e trasmessa in TV, come lui stesso aveva richiesto all’Alta Corte di Lahore. L’uomo sarebbe stato perfino pronto a sobbarcarsi le spese per la diretta, riferisce dawn.com.

Ieri, però, la corte ha chiarito che le esecuzioni pubbliche in base alla Legge anti-terrorismo del 1997 sono possibili solo su ordine del governo: «E noi non siamo il governo», ha dichiarato il giudice Sardar Ahmed Shanim. Come di consueto per i familiari delle vittime, il padre di Zainab ha tuttavia potuto assistere all'impiccagione.

KeystoneMuhammad Amin Ansari con la foto della figlia

Imran Ali, 24 anni, è stato giustiziato alle 5.30 (le 2.30 in Svizzera) nella prigione di Kot Lakhpat. L’uomo era stato riconosciuto colpevole di 21 capi d’imputazione per aver stuprato e ucciso almeno otto bambine e ragazzine minorenni. Era stato condannato a morte. Questa mattina, la polizia era presente in forze intorno alla prigione dove è stato impiccato, per timore di manifestazioni e atti di violenza contro i suoi familiari.

Dopo una lunga serie di casi simili, il tema degli abusi su minori e dell’uccisione di bambini è molto sentito in Pakistan. Zainab era stata rapita il 4 gennaio scorso nei pressi di casa di sua zia a Kasur. Era stata ritrovata senza vita cinque giorni dopo in una discarica di rifiuti. Tre settimane dopo la polizia aveva arrestato Ali. Grazie all’esame del Dna il 24enne era stato collegato ad altri sette omicidi con stupro di altrettante minorenni.       

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