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PAESI BASSIBimbi travolti dal treno: lo “Stint” non avrebbe frenato

20.09.18 - 18:19
Il mezzo elettrico avrebbe avuto un'avaria. Due fratelli tra le vittime. Percorso casa-scuola: in Svizzera 10 morti in 7 anni
Stint
Bimbi travolti dal treno: lo “Stint” non avrebbe frenato
Il mezzo elettrico avrebbe avuto un'avaria. Due fratelli tra le vittime. Percorso casa-scuola: in Svizzera 10 morti in 7 anni

OSS - Emergono nuovi dettagli sull’incidente avvenuto questa mattina a Oss, nei Paesi Bassi, in cui un veicolo elettrico per il trasporto di bambini è stato travolto da un treno e quattro dei suoi piccoli passeggeri hanno perso la vita.

Stint

Uno Stint - Il veicolo coinvolto era, innanzitutto, uno “Stint”, un mezzo composto da un ampio cassone in plastica dotato di cinture di sicurezza dove fare sedere fino a 10 bambini e una pedana simile a un segway per il conducente/accompagnatore.

Nei Paesi Bassi gli Stint sono un mezzo abbastanza comune per trasportare i bambini a scuola. Secondo quanto indicato dal produttore, Renzen, ne circolano circa 3’000 e trasportano ogni settimana 60mila piccoli passeggeri. Le autorità avevano inizialmente parlato di una “cargo bike”, più piccola e a pedali.

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Possibile problema ai freni - Come indicato dalla direttrice distrettuale della polizia, Dianne van Gammeren, in conferenza stampa, gli inquirenti stanno valutando le indicazioni secondo cui il veicolo avrebbe avuto un problema ai freni che avrebbe impedito all’accompagnatrice dei bambini di fermarsi prima del passaggio a livello.

Secondo un testimone oculare citato dalla BBC, in particolare, la donna stava chiedendo aiuto e urlando che i freni non funzionavano mentre lo Stint procedeva inesorabilmente verso il passaggio a livello. Altri hanno visto il mezzo passare sulla pista ciclabile accanto a una quindicina di auto già in fila davanti alla barriera chiusa senza rallentare.

A disposizione degli investigatori ci sono le immagini della telecamera frontale del treno.

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Due fratelli tra le vittime - Le vittime sono quattro bambini di età compresa tra i 4 e gli 8 anni. Due di loro sono membri della stessa famiglia, sorelle o fratelli, il sesso non è stato specificato. Un terzo fratello, di 11 anni, e l’accompagnatrice (i primi resoconti parlavano erroneamente di un uomo), di 32, hanno invece riportato ferite serie.

«È il peggior incubo di qualsiasi genitore», ha dichiarato a NOS il fondatore dell’azienda che produce gli Stint, Edwin Renzen. «È incomprensibile. Siamo anche noi genitori e ci abbiamo messo anni a sviluppare gli Stint», ha aggiunto.

La sindaca di Oss, Wobine Bujis, ha sottolineato che «ogni famiglia si sente colpita», e colpito è anche il personale del nido nel quale erano stati prelevati i bambini e della scuola alla quale erano diretti. Solidarietà alle famiglie è arrivata anche dal re e dalla regina dei Paesi Bassi e dal premier, Mark Rutte.

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Casa-scuola: in Svizzera dieci morti in sette anni - Anche in Svizzera il percorso casa scuola può trasformarsi nel teatro di una tragedia. Dal 2011 al 2017 sono dieci i bambini e ragazzini di età compresa tra i 5 e i 14 anni che hanno perso la vita recandosi nel proprio istituto a piedi o in bicicletta. Nel 2017, 57 sono rimasti feriti gravemente a piedi e in bici ma anche viaggiando su motorini, monopattini e skateboard. Negli anni, il numero dei feriti gravi mostra tuttavia una tendenza a scendere, grazie anche a campagne come “Ruote ferme, bimbi salvi”.

L'auto è più sicura, ma... - Come conferma l’Ufficio prevenzione infortuni (UPI), non esistono invece statistiche sul numero di bambini feriti o deceduti mentre vengono accompagnati a scuola in auto poiché le polizie non registrano tale circostanza. Marc Kipfer, portavoce dell’UPI, ammette che è chiaro che «statisticamente il trasporto più sicuro per un bambino è in auto», ma, in una sorta di circolo vizioso, l’aumento del traffico che si crea accompagnando i figli a scuola rende il percorso casa-scuola più pericoloso per gli altri bambini.  

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