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BAGHDADIraq, strage a Sadr City: 144 morti

23.11.06 - 18:03
E' il bilancio delle quattro autobombe e dell'attacco a colpi di mortaio sferrato oggi nel grande quartiere sciita a ovest di Baghdad. Altissimo anche il numero dei feriti: 236
Foto d'archivio
Iraq, strage a Sadr City: 144 morti
E' il bilancio delle quattro autobombe e dell'attacco a colpi di mortaio sferrato oggi nel grande quartiere sciita a ovest di Baghdad. Altissimo anche il numero dei feriti: 236
BAGHDAD - E' salito a 144 morti e 236 feriti il bilancio delle quattro autobombe e dell'attacco a colpi di mortaio nel grande quartiere sciita di Sadr City a ovest di Baghdad. L'aggiornamento del tragico bollettino è stato diffuso dalla polizia irachena sulla base di fonti ospedaliere.

Sempre nella capitale, un commando di armati ha assalito il ministero della Sanità provocando un violento scontro a fuoco con le forze di sicurezza. ''Circa 30 uomini armati hanno assalito il ministero verso le 2.30 del pomeriggio ora locale, provocando uno scontro a fuoco con la polizia e i militari iracheni'', ha detto una fonte alla Xinhua, che non specifica però se si hanno notizie di vittime. Alcune persone sarebbero state ricoverate negli ospedali vicini. Il viceministro della Sanità Hakim al Zamily ha confermato alla tv 'al Iraqya' l'attacco di stamattina.

Secondo al Zamily i dipendenti del ministero sono rimasti praticamente bloccati nell'edificio per tutta la durata dell'attacco. L'esponente sciita si è poi lamentato del fatto che i comandi dell'esercito non hanno risposto alle richieste d'aiuto.

Da giorni i vertici del dicastero - che è controllato dagli sciiti seguaci di Moqtada al Sadr - sono sotto attacco: lo stesso al Zamily è scampato lunedì a un attentato, mentre domenica l'altro viceministro Ammar Assafar è stato rapito da armati che hanno fatto irruzione a casa sua.

Almeno 4 persone hanno invece perso la vita mentre altre 8 sono rimaste ferite quando i soldati americani hanno sparato contro un minibus a Sadr City. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, il conflitto a fuoco sarebbe scattato mentre le truppe Usa stavano ritirandosi dal quartiere sciita di Baghdad e rientrando alla propria base militare, dopo aver effettuato un'incursione in una casa del popoloso quartiere.

Intanto si registrano ancora vittime tra le forze statunitensi in Iraq: tre soldati americani sono rimasti uccisi in scontri con gli insorti avvenuti mercoledì nella provincia di Anbar, teatro dei maggiori combattimenti.

Sul versante politico, è stata smentita la notizia, riportata ieri mattina dalla televisione irachena, secondo la quale il vice presidente Dick Cheney sarebbe arrivato a sorpresa in Iraq per festeggiare il Giorno del Ringraziamento con i militari impegnati al fronte. E’ stata la Casa Bianca a precisare che Cheney, il principale architetto insieme al dimissionario Donald Rumsfeld della guerra in Iraq, non si trova in Iraq.

(Adnkronos)

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