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SvizzeraViolenza domestica: 10% di casi denunciati sono opera di donne

22.11.06 - 14:57
Violenza domestica: 10% di casi denunciati sono opera di donne

BERNA - Non sono solo gli uomini a commettere violenze domestiche. In almeno il 10% dei casi denunciati gli autori sono donne. È quanto afferma il nuovo rapporto della commissione cantonale bernese della parità, precisando che pochi uomini vittime delle loro compagne si rivolgono alla polizia.

La maggior parte di questi uomini nascondono il loro stato per paura che la loro virilità sia messa in causa, spiega il rapporto intitolato "Violenza femminile: miti e realtà", presentato a Berna. Il resoconto si basa su statistiche stilate dalle polizie dei cantoni di Berna, Zurigo, San Gallo e Appenzello Esterno del 2004 e 2005.

Secondo tali analisi la tradizionale immagine dell'uomo forte e dominatore e della donna debole e sottomessa non è più attuale e la finora scherzosa rappresentazione della donna che minaccia il marito armata di mattarello non aiuta: questi stereotipi sessisti infatti impediscono a molti uomini di accettare il loro stato di vittime e a parlarne, sottolinea la commissione in un comunicato.

Studi recenti mostrano, secondo il rapporto, che anche le madri sono violente come i padri nei confronti dei figli nonostante la proporzione resti ancora poco comparabile in quanto i genitori non si dividono in egual misura il tempo dedicato ai figli e alla loro educazione, precisa il comunicato.

La commissione cantonale della parità propone di sensibilizzare le persone specializzate nella violenza domestica nel loro approccio di uomini vittime e di donne violente. Anche per quanto riguarda la protezione dei bambini occorrerà prestare più attenzione alla violenza femminile.

Questo fenomeno ha origine da un sovraffaticamento delle donne impegnate a tener a bada bambini che gridano e ipererattivi. Per la commissione è importante rendere visibile il legame esistente tra la ripartizione dei ruoli e la violenza domestica e agire in questo ambito.

Il rapporto chiede infine che le misure non siano applicate a scapito delle vittime femminili e degli aiuti a loro forniti.

ATS
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