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SvizzeraCN: niente IVA maggiorata per prodotti di lusso

09.05.06 - 20:50
CN: niente IVA maggiorata per prodotti di lusso

BERNA - Nel momento in cui si mira a semplificare l'imposta sul valore aggiunto (IVA), il Consiglio nazionale non vuole colpire i prodotti di lusso con un tasso maggiorato. Con 81 voti contro 64, la Camera del popolo ha respinto questo pomeriggio una mozione di Maurice Chevrier (PPD/VS) che chiedeva un provvedimento del genere.

Questa proposta - ha spiegato invano l'autore della mozione - non è intesa ad aumentare la fiscalità. Tuttavia quando si farà sentire l'esigenza di un aumento dell'IVA per finanziare l'AVS o l'AI, ci si dovrà orientare prima di tutto ai prodotti di lusso. Tanto più che la clientela di questi prodotti è in grado di sborsare di più.

Chevrier non ha condiviso i progetti del ministro delle finanze Hans-Rudolf Merz che mirano all'introduzione di un tasso IVA unico. A suo modo di vedre sarebbe ingiusto tassare con la stessa aliquota un chilo di pane o una borsetta firmata Gucci. Secondo Chevrier il popolo non accetterà mai di sostituire il tasso usuale (7,6%), quello ridotto per i beni di prima necessità (2,4%) e quello privilegiato per il settore alberghiero (3,6%) con un'aliquota unica.

La mozione è stata respinta dai borghesi, ma anche da alcuni deputati della sinistra. Come Hans-Rudolf Merz, anche Boris Banga (PS/SO) ha sottolineato la difficoltà di definire un bene di lusso. Se ci si basa sul prezzo, allora il vino bianco vallesane rientra in questa categoria di prodotti. Inoltre, l'introduzione di un nuovo tasso IVA non sarebbe eurocompatibile. L'UE autorizza infatti solo due tassi ridotti oltre a quello normale, ha precisato Merz.

Altro successo per il ministro delle finanze: il Nazionale ha accettato due mozioni dell'UDC che chiedono una revisione della legge sull'IVA che va nella direzione dei progetti in preparazione presso il Dipartimento federale delle finanze (DFF). Un rapporto al riguardo dovrebbe essere pubblicato martedì prossimo.

Con 106 voti contro 46, la Camera del popolo ha però respinto un'altra mozione dell'UDC che chiedeva l'abrogazione dell'Imposta federale diretta (IFD) sugli utili aziendali. Hans-Rudolf Merz ha ammonito che in tal caso la Confederazione subirebbe perdite fiscali quantificabili in otto miliardi di franchi. Si dovrebbe forzatamente compensare altrove questa minore entrata, probabilmente aumentando l'IVA. I consumatori ne farebbero le spese.

ATS
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