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MILANO - La Procura di Milano, nel pomeriggio, ha diffuso una nota in cui ricostruisce la vicenda che ha portato all'emissione di 13 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti agenti della CIA americana per il sequestro dell'ex imam Abu Omar.
Nella nota si spiega che le richieste della Procura di Milano, presentate al giudice delle indagini preliminari (gip) il 23 marzo scorso, erano diciannove, ma sei non sono state accolte. Nel caso di queste ultime si tratta di persone che avrebbero compiuto sopralluoghi e altre attività, ma per le quali non c'è la prova della loro partecipazione al sequestro.
Intanto un portavoce del servizio segreto americano, che ha chiesto l'anonimato, ha detto all'Agenzia di stampa italiana Ansa che la CIA "non intende commentare" le notizie sugli sviluppi dell'inchiesta italiana sulla scomparsa a Milano due anni fa dell'egiziano Abu Omar. La CIA, come è propria prassi, non riconosce ufficialmente l'esistenza del programma di "rendition", cioè la cattura e il trasferimento in paesi stranieri di personaggi sospettati di terrorismo. "No comment" anche sull'identità del presunto ex capo della CIA a Milano, identificato dal Corriere della Sera come Robert Seldon Lady.
