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SVIZZERAIl partito dei buffoni contro le ingiustizie

04.10.11 - 09:52
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Il partito dei buffoni contro le ingiustizie

ZURIGO - Un buffone della politica. Unico nella sua lista. A Zurigo alle elezioni federali c’è il “Partito Nazionale Svizzero dei buffoni”.  Hanspeter Kindler è l’unico della lista e presenta un partito che in modo sarcastico e umoristico "mette sul piatto le ingiustizie nel nostro paese". Kindler, scrittore, artista e capo partito ha scelto di scendere in campo per colpa "dello scandaloso e antidemocratico comportamento del nostro parlamento che con trucchetti e stratagemmi politici e giuridici è riuscito a evitare di chiamare il popolo alle urne per esprimersi sull'iniziativa Minder, quella contro le retribuzioni abusive". Un partito, il PNB che non ha un programma e che usa il motto di Socrate "so di non sapere" e che si prefigge di mandare un buffone in parlamento per “smascherare il lavoro dei parlamentari adottando il sistema omeopatico di combattere il male con lo stesso male”. 

Kindler in politica sono solo i buffoni ad essere onesti?
“Questo lo possiamo constatare nell'attività dei nostri rappresentanti in parlamento. Due esempi eclatanti sono le decisioni prese sull'iniziativa sulle retribuzioni abusive e sugli aerei militari da combattimento. I parlamentari sono eletti dal popolo, ma poi fanno di tutto per impedire a chi li ha votati di farli votare su temi importanti come quelli che ho menzionato. Semplicemente ributtante e ipocrita”.

Ed è per questo che è nato il partito dei buffoni...
“Sì, il mio è un gesto fortemente simbolico”.

Lei quindi è un artista e allo stesso tempo un politico...
“Sono innanzitutto un artista e poi un politico”.

E come fare a conciliare le due cose?
“Appunto, fondando un partito che con creatività e ironia riesce a mettere sul tavolo i problemi della Svizzera. E' da anni che voto con il naso tappato scegliendo il meno peggio. L'iniziativa delle retribuzioni abusive è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso”.

Un combattente delle ingiustizie in Svizzera?
"Sì. Combattere le ingiustizie, ma con ironia".

E cosa trova di positivo nella Svizzera?
“Amo la Svizzera. E’ meravigliosa. In questo piccolo paese abbiamo una molteplicità culturale unica al mondo. Il nostro più grande capitale è la forza innovatrice che si alimenta grazie alla multiculturalità di questo paese. Dobbiamo evitare la standardizzazione proposta dall'industria della finanza e dalla globalizzazione. Globalizzazione che minaccia la nostra peculiarità, la nostra unicità. Dobbiamo proteggerla”.

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