Lo spettacolo di e con Enzo Scanzi, viaggio con bambino nascosto, è la rielaborazione di esperienze personali, nutrite con l’humus del vissuto dei profughi e della migrazione
LOCARNO - Venerdì 17 e sabato 18 febbraio, alle 20.30, il gruppo teatrale Teatro Matto porta in scena al Teatro Paravento "Sapone Blu", di e con Enzo Scanzi.
È il giorno di bucato di Francesco Bianchi, italiano naturalizzato svizzero, quando lo raggiunge da Pozzallo, sua città natale, la notizia della morte di suo zio. I funerali si terranno già il giorno seguente.
Durante il viaggio in treno verso il meridione gli incontri con doganieri, con persone che aspettano alla frontiera, con una famiglia africana e due mosche, lo rigetteranno nella sua infanzia di bambino immigrato clandestinamente.
Allora il suo viaggio lo portò da Pozzallo direttamente a Zurigo in un armadio: un bambino nell’armadio. Oggi esistono nuovamente: i figli degli immigrati senza documenti, i sans-papiers, senza contatti con altri bambini e con l’incessante paura di venire scoperti.
Durante il suo viaggio ai confini dell’Europa, Francesco (alias Enzo Scanzi) in “Sapone blu” si confronterà con profughi spiaggiati, con le proprie vicende famigliari e il proprio passato di migrante.