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CANTONEAl via oggi il Festival di narrazione di Arzo

24.08.17 - 17:00
Prende il via oggi la diciottesima edizione del Festival internazionale di narrazione di Arzo. Numerosi gli artisti presenti, in un’edizione ricca di proposte, sia per i grandi sia per i più piccini
Al via oggi il Festival di narrazione di Arzo
Prende il via oggi la diciottesima edizione del Festival internazionale di narrazione di Arzo. Numerosi gli artisti presenti, in un’edizione ricca di proposte, sia per i grandi sia per i più piccini

ARZO - Festeggiare i propri diciotto anni di attività con lo sguardo al futuro, non rinunciando al confronto e al dialogo con il passato: questa una delle volontà del Festival.

Volontà che trova un puntuale riscontro nel lavoro dell’artista che apre l’edizione con "La sorella di Gesucristo", il pugliese Oscar De Summa, per la prima volta ospite del Festival, oggi, giovedì 24 agosto alle 21.30, in piazza.

Sulla stessa linea anche la giovanissima e intensa Lucia Marinsalta che in "5 centimentri d’aria" porta in scena il clima di terrore che negli anni Settanta si respirava nel Nord Italia, per i continui rapimenti ad opera delle organizzazioni mafiose (sabato 26 ore 20.45 e domenica 27 ore 18.30, Corte Solari).

In un momento storico travagliato, pervaso da sentimenti di movimento e cambiamento, non possono mancare momenti di riflessione sul diverso, su quello che è percepito come Altro: Aleksandros Memetaj racconterà della sensazione di sentirsi sempre in mezzo tra due mondi, quando si è immigrato di seconda generazione, in "Albania casamia" (sabato 26 ore 18 e domenica ore 18.30 alla Corte dell’Aglio), mentre Saverio La Ruina darà voce a Peppino, omosessuale calabrese che ha vissuto a metà in "Masculo e Fìammina" (venerdì 25 ore 21.30, in piazza).

Nelle corti di Arzo sono poi innumerevoli e diversi tra loro i personaggi che aspettano, pronti a raccontarsi e a raccontare le proprie storie: tra i tanti, basti ricordare Scatorchio di Emanuele Arrigazzi che, tra il comico e il poetico, accetta di trasformare il proprio paese in una discarica per rivalità amorosa ("Groppi d’amore nella scuraglia", sabato 26 ore 20.45 e domenica 27 ore 18.30, Bonaga) e Don Milani di Luigi D’Elia, il maestro più rivoluzionario del dopoguerra italiano ("Cammelli a Barbiana. Don Lorenzo Milani e la sua scuola", sabato 26 ore 18.30, Bonaga).

Crescere e raggiungere traguardi importanti, in questa avventura il Festival non è solo: ad accompagnarlo è Roberto Anglisani con il raggiungimento dei 40 anni di carriera nel mondo teatrale. L’artista, uno tra i più amati al Festival, è dunque pronto a festeggiare con alcuni dei suoi pezzi storici e la sua ultima produzione.

Infine, in quanto maggiorenne, il Festival non può mancare di prolungare nel cuore della notte il clima di festa e la magia della narrazione: protagonista dell’evento è Alessio Mariani, in arte Murubutu, in Piazza sabato 26 sera alle ore 23.00 con il concerto rap "L’uomo che viaggiava nel vento e altri racconti". Classe 1975, emiliano, audace nell’alternare la professione di insegnante di storia e filosofia a quella di rapper, Murubutu è uno dei migliori storyteller italiani, che nei suoi rap-conti ama miscelare rap, narrazione, storia, letteratura e attualità.

Per conoscerlo più da vicino l’appuntamento è domenica 27 agosto alle ore 14.30 presso la Corte dei Miracoli, dove si terrà un incontro tra l’artista e il pubblico.

 

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