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CANTONEMultitasking, uno scultore sonoro a Les Digitales

19.08.16 - 06:00
Al Parco Panoramico di Guidino (Paradiso) il 20 agosto torna il festival itinerante di musica elettronica e sperimentale
Multitasking, uno scultore sonoro a Les Digitales
Al Parco Panoramico di Guidino (Paradiso) il 20 agosto torna il festival itinerante di musica elettronica e sperimentale

LUGANO - Alla sua quinta edizione nella Svizzera italiana, Les Digitales, come ogni anno, dalle 14 alle 22, ospiterà svariate performance messe a punto da artisti ticinesi, così come da artisti provenienti dall’intero territorio elvetico, dall’Italia e dalla Germania. All’opera, infatti, vedremo Myalo (Ticino), Spettra (Ticino/Zurigo), Echoessness (Ticino), Attilio Novellino (Italia), Delmore Fx (Svizzera/Germania), Grégoire Fiaux (Vaud), W JM (Italia/Germania), UOM (Zurigo), Audio K (Giura) e, infine, Multitasking (Cile/Germania).

Ed è proprio con colui che si cela dietro quest’ultimo progetto che abbiamo scambiato quattro chiacchiere: parliamo di Joaquin Luzoro, artista, produttore e dj cileno che da qualche tempo vive a Berlino, città in cui ha costruito la sua “base operativa”, dando vita, nel contempo, alla sua label, la Digital Death Records…

Joaquin, raccontami lo sviluppo del progetto...

«Ho incominciato a lavorare con questo pseudonimo due anni fa: si tratta di un progetto legato prevalentemente alla dimensione live, nato dall’esperienza che ho maturato nei club berlinesi dal 2010 al 2014».

Perché Multitasking?

«Credo sia il termine più azzeccato: d’altra parte recupero sonorità da più generi, da più stili musicali, creandone uno nuovo…».

Un progetto prettamente legato all’attività live che però hai voluto “imprimere su nastro”, pubblicando un album nel 2015 - su cassetta e in digitale - dal titolo “Cumbias Choras”...

«L’idea è stata di Elia Buletti (Delmore Fx) che, successivamente, ha dato alle stampe il materiale attraverso la sua etichetta, la DAS (Das Andere Selbst)». 

Perché il titolo “Cumbias Choras”?

«“Cumbias Choras” (Emi, 1973) dei Vikings 5 è un bel disco… Diciamo pure che quel titolo l’ho “rubato”... (ride)». 

Quali le maggiori influenze musicali confluite nell’album?

«Techno (anni Novanta), ambient (Settanta-Ottanta) e Metal (Ottanta-Novanta)».

Con quale musica sei cresciuto?

«Con quella che ho appena citato…».

Qual è l’ultimo disco che hai comprato?

«“17 cañonazos no tan bailables” (2015) del gruppo colombiano Las Malas Amistades».

Raccontami della tua etichetta, la Digital Death Records…

«La definirei un’estensione della mia attività di “scultore sonoro”: la label per me è una scultura che cambia e cresce costantemente…».

So che pubblichi edizione limitata su nastro, su cassetta “internet free”... In rete, quindi, non si trova nulla?

«Alla fine, in alcuni negozi online da qualche tempo è possibile ottenere una copia digitale...».

E tu, in quale formato compri la musica?

«In tutti: vinile, nastro, cd ed mp3».

Cosa vuoi anticipare a coloro che assisteranno alla tua performance in programma a Les Digitales?

«Non saprei, devo ancora pensarci…».

Quali i tuoi prossimi progetti?

«Nuove sculture sonore...».

 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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