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CANTONE"Da...lì - Autoritratto molle con trasloco", come un'opera può illustrare il mondo interiore di una persona

03.12.21 - 18:30
Lo spettacolo della neonata Teatro Lunaparco è in scena domani sera a Mendrisio e il prossimo fine settimana a Lugano
TEATRO LUNAPARCO
Davide Gagliardi in scena.
Davide Gagliardi in scena.
"Da...lì - Autoritratto molle con trasloco", come un'opera può illustrare il mondo interiore di una persona
Lo spettacolo della neonata Teatro Lunaparco è in scena domani sera a Mendrisio e il prossimo fine settimana a Lugano

LUGANO - «Davanti a un’opera di Salvador Dalì si può provare di tutto ma di sicuro non si rimane indifferenti». Parte da questo presupposto lo spettacolo della neonata Teatro Lunaparco "Da...lì - Autoritratto molle con trasloco". Testo e regia di Egidia Bruno, con Davide Gagliardi, è in scena al Teatro Plaza di Mendrisio sabato 4 dicembre alle 20.30 e venerdì 10 e sabato 11 dicembre alla stessa ora al Teatro Foce di Lugano.

Di cosa parla il monologo? Di un uomo che sta traslocando. È il suo ennesimo trasloco. Non sappiamo perché si stia trasferendo ma sappiamo che ogni volta che lo fa è l’occasione per liberarsi di tutto ciò che ha rappresentato qualcosa fino a quel momento e che non ha più senso tenere. Ma c’è un poster, la riproduzione di un quadro di Salvador Dalì, “Autoritratto molle con pancetta fritta” che, nonostante sia stato tolto già da tempo dalle pareti di casa, anzi, non è mai stato appeso, nonostante sia ormai ingiallito e rovinato e quindi da “buttare”, pone il nostro protagonista di fronte a qualcosa che evidentemente non è ancora risolto, di qualcosa che deve ancora passare al vaglio della sua coscienza.

Ecco dunque riemergere la sua passione per Salvador Dalì, di cui aveva visto una mostra a Barcellona, tanti anni prima; di cui prima di quella mostra non sapeva niente; di cui era rimasto folgorato senza sapere bene il perché. Tornato da quel viaggio, si era messo a studiare vita e opere del famoso artista e aveva cercato in casa la parete giusta per appendere la riproduzione di quel quadro che lo aveva enormemente impressionato. Eppure, dopo vari tentativi, aveva deciso di non appenderlo. Quell’immagine lo inquietava. Non era per niente rassicurante. «Raccontando di Dalì è forse possibile raccontare un po’ di noi stessi e di ciò che accade nella profondità del nostro animo».

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