Cerca e trova immobili

AgendaAspettando Lucio Dalla a Campione: "Non mi sono mai divertito così tanto in vita mia"

30.07.10 - 08:10
La musica. Internet. I giovani. La voglia ancora di divertirsi. Lucio Dalla ci parla di "Work in Progress", il concerto evento che terrà assieme a Francesco De Gregori il 9 agosto a Campione d'Italia
Keystone
Aspettando Lucio Dalla a Campione: "Non mi sono mai divertito così tanto in vita mia"
La musica. Internet. I giovani. La voglia ancora di divertirsi. Lucio Dalla ci parla di "Work in Progress", il concerto evento che terrà assieme a Francesco De Gregori il 9 agosto a Campione d'Italia

LUGANO - Cinque giorni fa era in una freddissima Zurigo con 11 gradi. "È stato uno dei concerti in cui ho sofferto di più il freddo, meno male che mi hanno riscaldato i 4000 fans presenti". Oggi se ne sta al caldo a Napoli. "Mi trovo su una barca

a Castellammare di Stabia, c'è' il sole e di fronte a me ho Capri". Lucio Dalla riscalda i muscoli in vista di "Work in progress" il concerto evento assieme al collega Francesco de Gregori che approderà lunedì 9 agosto a Campione d'Italia. (Biglietti su www.biglietteria.ch).
 
Dalle e De Gregori. Due nomi già uniti artisticamente in passato dalla fortunata tournee del 1979 “Banana Republic”. A distanza di trent’anni, sono tornati insieme e si concederanno al pubblico di Campione d'Italia raccontandosi a vicenda attraverso le loro canzoni più famose. Sarà l’occasione per rivivere vecchi ricordi ed emozioni attraverso i successi più noti e per apprezzare alcuni brani inediti composti insieme di recente. È Lucio Dalla a parlarci del concerto di Campione d'Italia.
 
Work in progress, (lavori in corso) è stato usato proprio per sottolineare che questa avventura è in continua evoluzione. Questi lavori in corso dove vi hanno portato finora?
"Ci ha portati più lontani di quello che pensavamo. Eravamo partiti con l'intenzione di fare solo tre date, non immaginavamo che l'entusiasmo della gente fosse così grande e che si sarebbero aggiunti una trentina di concerti. Ci sarà pure una tourné teatrale. Insomma non riusciamo più a smettere".
 
Che cosa vedremo sul paco di Campione d'Italia?
"Sarà un continuo scambio tra i nostri repertori. Una lunga serata di divertimento e di musica. Non ci sarà nulla di Banana Republic. La scaletta viene stravolta puntualmente ogni sera. Certamente ci sono dei brani che non mancano mai, quali "La donna Cannone", "Caruso", "Balla balla ballerino". A Zurigo ci hanno chiesto "Generale". Francesco non l'aveva preparata e l'abbiamo fatta ugualmente. Solitamente Francesco è molto rigoroso sulla scaletta e non concede fuori programma, ma alla fine di fronte all'entusiasmo dei fans che non vogliono andare via, facciamo qualche eccezione. Non esagero se dico che non mi sono mai divertito come in questa tournée".
 
Qual è la canzone del repertorio di Gregori che avresti voluto scrivere?
"Ce ne sono tante. Forse la più bella è "Santa Lucia", ma anche "La leva calcistica della classe '68". Francesco, invece, mi invidia "Come è profondo il mare" e "Canzone".
 
Come è stato incontrare di nuovo sul palco de Gregori dopo 30 anni da quella famosa tourné rimasta nella storia della musica italiana?
"Da quella tournée del 1979 non ci siamo mai più frequentati. Ci siamo solo sentiti sporadicamente. Poi lo scorso anno, in occasione di un concerto istituzionale per la nascita della Croce Rossa, chiamai Francesco a salire sul palco convinto che mi dicesse no. Invece mi disse sì. In quell'occasione tutti ci fecero notare che erano trascorsi esattamente 30 anni dalla prima data di Banana Republic (era il 24 giugno del 1979, n.d.r). Da lì nacque l'idea di tornare a cantare insieme".
 
Da quel Banana Republic sono passati 30 anni, è cambiata l'Italia ed è cambiato il modo di far musica. Si è fatto un passo in avanti o un passo indietro?
"Tutto il mondo è cambiato. Viviamo in una società compulsiva e in continua mutazione. Secondo me la società è cambiata sia in bene che in male. Questo è il gioco della vita, ed è un gioco da accettare. L'importante è vivere la vita, qualunque essa sia, purché sia sulla base di valori etici e universali, anche se il mondo, a volte, ci vuole far credere che questi valori non siano importanti".
 
È cambiato anche Lucio Dalla, un Lucio che negli ultimi anni si è visto spesso in televisione, più spesso che in passato. Ti piace la tv di oggi?
"La Tv mi fa orrore, ma mi diverto a farla quando sono io l'autore dei miei programmi, come è accaduto per 'La bella e la Bestia'. La vita va vissuta appieno anche se siamo circondati da cose che non ci piacciono. Non amo quelli che si sentono delusi da quello che accade e si chiudono nella torre di avorio. Bisogna creare e fare il più possibile, perché solo in questo modo si può contribuire a migliorare la società".
 
Cosa non ti piace di questa società?
"Il fatto che ci siano meno idee rispetto al passato. Internet oggi non è altro che una versione moderna di una catena di montaggio di 150 fa. Bisognerebbe agire con l'anima e con il cervello. Lo dico sempre agli studenti.
 
Già, sei stato professore in università con i corsi di Sociologia. Come ti sembrano gli studenti di oggi?
"C'è molta curiosità, ma c'è poca preparazione. Li esorto a mantenere cuore e cervello liberi da condizionamenti e dalle regole di una società massmediologica e tecnologizzata".
 
Eppure voi cantanti fate uso di mezzi tecnologici per realizzare  i vostri dischi.
"Certo, e sono importanti. Uso la tecnologia, ma non mi lascio schiavizzare" 
 
So che hai cambiato di recente la suoneria del tuo cellulare, e hai inserito un cane che abbaia.
"È vero. È il verso di un mio cane. Amo molto i cani, e in particolar modo i miei due Brilla e Billi. Li amo così tanto che pure la mia barca porta lo stesso nome".
 
Ti diverti ancora dopo 40 anni?
"Certo. E ti dirò di più. Io e Francesco non ci siamo mai divertiti così tanto come in questo concerto".
 
Foto Keystone
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE