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TICINO / SVIZZERAMorte dei ticinesi, dubbi sulla gestione di Berna

06.05.11 - 13:44
La notizia della morte di Cristina Caccia solleva ulteriori interrogativi sulla gestione da parte del governo federale della tragedia marocchina. La salma di Corrado è arrivata in Ticino grazie a un ricco imprenditore ticinese che ha messo a disposizione i propri mezzi
Ticinonline
Morte dei ticinesi, dubbi sulla gestione di Berna
La notizia della morte di Cristina Caccia solleva ulteriori interrogativi sulla gestione da parte del governo federale della tragedia marocchina. La salma di Corrado è arrivata in Ticino grazie a un ricco imprenditore ticinese che ha messo a disposizione i propri mezzi

BELLINZONA - Giorni tristi per il Ticino. L’attentato di giovedì scorso a Marrakesh ha mietuto tre vittime ticinesi. L’ultima è Cristina Caccia. La notizia è arrivata durante la cerimonia di addio a Corrado Mondada, il ragazzo di Cristina, deceduta poche ore prima dell'inizio dei funerali all’ospedale universitario di Zurigo.

La notizia è giunta al termine delle esequie per bocca del console marocchino, Said Benryane presente al Crematorio di Bellinzona ed era già nota al Consiglio di Stato. Notizia che è trapelata e si è diffusa rapidamente, in un momento in cui tutto il Ticino si stringeva attorno a Corrado e alla sua famiglia.

Un'infezione ha ucciso Cristina - Le condizioni di Cristina, considerate stabili, sono peggiorate nelle ultime ore. All'ospedale universitario le condizioni della figlia del vicesindaco di Cadenazzo, sono precipitate a causa di un'infezione e di una forte febbre. Dall'ospedale zurighese una nota telegrafica: "La signora Cristina Caccia, rimasta ferita una settimana fa in un attentato a Marrakesh, è deceduta questa mattina a causa delle gravi ferite riportate".

La notizia - Il console marocchino ha anticipato tutti, non senza lasciare un certo imbarazzo alle autorità, in primis quelle federali, già criticate da più fronti qui in Ticino per i modi in cui è stata affrontata la tragedia di Marrakesh. Questa mattina abbiamo contattato il Dipartimento degli Affari Esteri per chiedere conferme e chiarimenti. Berna si è chiusa in un silenzio, che ha evidenziato l'imbarazzo per il fatto che la notizia della morte di una delle due ragazze, anziché arrivare in via ufficiale da organi federali, è giunta dal rappresentante di un'autorità estera.

Dubbi sulla gestione della tragedia da parte delle autorità federali sono stati espressi dalla famiglia dell'unica sopravvissuta, Morena Pedruzzi, che dovrà affrontare una lunga degenza nell'ospedale universitario di Zurigo.

Berna poco presente - La signora Pedruzzi, infatti, ha raccontato di non aver ricevuto il sostegno promesso da Berna: "Siamo arrivati qui che non c'era nessuno. Ci hanno messo in una cameretta ad aspettare. Quasi quasi non ce la facevano neanche vedere". Senza l'aiuto di un interprete, senza un appoggio psicologico, senza una parola di conforto. Nei giorni scorsi, quando abbiamo chiesto al portavoce degli Affari Esteri se, analogamente a quanto fatto dal governo francese, che ha reso omaggio all'aeroporto di Parigi all'arrivo delle vittime francesi, da parte svizzera ci sarebbe stata una cerimonia ufficiale in solidarietà delle vittime e delle loro comunità. Ci hanno spiegato che nulla di simile alla Francia sarebbe stato organizzato, in quanto si trattava di un fatto privato.

Il corpo di Corrado in Ticino grazie a un ricco imprenditore - Anche per quanto riguarda il recupero della salma di Corrado Mondada, Berna non si è mossa. Il papà di Corrado ha chiesto aiuto a un ricco imprenditore ticinese che si è messo a disposizione per trasportare il corpo del ragazzo dal Marocco al Ticino. L'imprenditore, di cui celiamo l'identità per rispetto della privacy, ha fatto arrivare da Zurigo un Jet guidato da un pilota privato. L'aereo ha trasportato il papà di Corrado in Marocco. In seguito è stata recuperata la salma e trasportata fino in Ticino. Il costo dell'intera operazione si aggira oltre i 50.000 franchi.

Questa mattina, tra le centinaia di persone che hanno partecipato ai funerali di Corrado Mondada, non sono pochi coloro che hanno manifestato la propria delusione per la freddezza di Berna. Una Berna sempre più lontana e che ha suscitato reazioni di sdegno anche dai nostri blogger: "Solito quadretto svizzero", scriveva Lace questa mattina - "ecco i nostri governanti dimostrano quanto siano dilettanti e poco professionisti", mentre Diablo dice di avere “vergogna di essere svizzero". Felix, invece, è dell'idea che se le vittime fossero state "svizzero-tedesche", Berna si sarebbe interessata e ha scritto di Ticino ultima ruota del carro. Vangelo: "Agli svizzeri tedeschi il Ticino è comodo solo per venire in vacanza, comperare rustici, mangiare pasta e pizza... per il resto è solo un peso". Fuori dal coro della protesta il blogger nolte nick: "Piagnisteo scontato. vittimismo da periferia. Astio da Calimero ingiustificato. Forza ticinesi: un poco più di fiducia i noi stessi".

Finora dal DFAE non sono arrivate spiegazioni. Guardando sul sito l’ultima presa di posizione del ministero è quella della costernazione del DFAE per le condanne a morte pronunciate il 28 aprile 2011 nel Bahrein nei confronti di quattro uomini che avrebbero partecipato a manifestazioni contro il governo.

RED

Foto Ticinonline

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