Il festival "Le temps de le dire" ha quale obiettivo di "ricollocare la scrittura e la creazione in primo piano". Cinque appuntamenti quotidiani saranno dedicati alla parola e al dibattito, ha precisato il giornalista della Radio romanda. La manifestazione sarà pure aperta alle arti apparentate, quali il teatro e il cinema.
Nell'ambito del Salone è inoltre stato creato un "Laboratorio delle nuove letture": prima dello svolgimento della manifestazione, i lettori, gli editori e gli inventori avranno la possibilità di sottoporre le loro idee sulla piattaforma web www.lectureslab.ch. La migliore proposta riceverà un premio di 5'000 franchi.
L'Ufficio federale della cultura, secondo ospite d'onore, porrà l'accento sull'evoluzione digitale, considerata un elemento chiave dell'accesso alla cultura, mentre l'ottavo Salone africano tratterà non soltanto di letteratura, poesia e stampa, ma pure della problematica delle materie prime. Un nuovo "Quartiere verde" sarà dedicato alla natura.
L'esposizione "L'Arte della massoneria" consentirà di scoprire quadri di maestri del XVIII secolo, gioielli, incisioni e svariati oggetti storici prestati da collezionisti privati di tutta Europa. La presenza dell'Armenia e della sua diaspora, infine, spazierà dalla letteratura alla storia e alla cucina.