ITALIAMatteo Miotto col tricolore monarchico, censurato lo stemma sabaudo

ROMA - Oggi si sono svolti i funerali di Matteo Miotto, l'ultimo caduto della guerra in Afghanistan. A Thiene, cittadina di 20mila abitanti in provincia di Vicenza, erano oltre un migliaio i cittadini che si sono messi in fila per rendere l'ultimo omaggio al militare. La bara di Miotto è stata collocata al centro della sala del consiglio comunale dove i visitatori possono lasciare un loro pensiero o la propria firma per Matteo.

Dal partito dell'Alternativa Monarchico, formazione d'ispirazione monarchica giunge una lettera aperta in cui si criticano aspramente "i mass-media del servilismo pubblico che hanno falsificato la fotografia del caporalmaggiore Matteo Miotto, asportando lo Stemma del Regno d'Italia dalla bandiera stessa". "Oltre ad aver compiuto un'azione scorretta - si legge nella lettera - confermano la metodica falsificazione della storia del Paese da parte di forze che fanno del potere uno strumento personale". I monarchici rendono "onore a Matteo Miotto, 24 anni, del 7° Reggimento Alpini, caduto in Afghanistan durante il compimento del proprio dovere, nel ripsetto della sua memoria storica non alterata e falsificata".

Come si legge su "Il Gazzettino" entrambe le foto sono state diffuse dall'agenzia Ansa: quella con il tricolore repubblicano alle 15,51 del 31 dicembre, quella con il tricolore sabaudo alle 22,04 del primo gennaio. La foto originale riguarda quella con lo stemma della monarchia. Monarchia che fu abolita in Italia dopo il famoso referendum del 2 giugno 1946, in cui l'Italia si spaccò in due. Il centro-sud votò per la corona mentre il centro-nord per la repubblica.

"Il Gazzettino" riferisce che la foto della bandiera italiana repubblicana era stata inviata dall'Esercito ai mezzi di comunicazione nelle ore immediatamente successive l'attentato del 31 dicembre, mentre quella con il simbolo sabaudo è stata fornita il giorno dopo all'agenzia Ansa dal papà di Matteo Miotto.